Coronavirus, 24° giorno: la situazione in Calabria

La Calabria continua a restare ai margini dell’epidemia, anche se i casi positivi aumentano. All’alba del 24° giorno di emergenza virus, negli ospedali della nostra regione i ricoverati si aggirano intorno alle 34 unità. Quattro i pazienti per i quali si è dovuto far ricorso alla Terapia intensiva: 2 nell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, 1 agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria e 1 all’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro.

AGGIORNAMENTO A OGGI DOMENICA 15 MARZO (http://www.iacchite.blog/coronavirus-24-giorno-calabria-38-pazienti-ricoverati-1-deceduto-28-in-isolamento-1-guarito/)

COSENZA: 11 RICOVERATI ALL’OSPEDALE DELL’ANNUNZIATA, 3 ALL’OSPEDALE DI CASTROVILLARI

Nell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza ci sono 11 ricoverati, dei quali 2 in Terapia intensiva e 9 nel reparto di Malattie infettive. Secondo quanto si è appreso, nella giornata di ieri sono stati confermati tre casi positivi: si tratta di un barbiere di San Lucido, di un 60enne commerciante di un consorzio agrario e zootecnico di Fuscaldo Marina e di un 68enne, che lavora nel settore delle automobili e dei pullman, proveniente da Rogliano. Tutti e tre hanno palesato i sintomi di una polmonite e probabilmente sono entrati in contatto con persone del Nord. 

Rimangono stabili le condizioni dei due pazienti in Terapia intensiva (l’informatore scientifico di Tarsia e la paziente 65enne di Corigliano-Rossano, entrambi di 65 anni) e degli altri sei ricoverati nel reparto di Malattie infettive (il pensionato 78enne di Corigliano-Rossano, il dentista 61enne di Cariati, il promotore finanziario di 50 anni di Roggiano Gravina, la moglie 59enne dell’informatore scientifico, anche lei di Tarsia, il pensionato 79enne di Paola e il pensionato 70enne di Cetraro).

COSENZA, DUE RICOVERI NELLA NOTTE

Altri due ricoveri nel corso della notte nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, che già ha accolto nove pazienti provenienti da tutta la provincia (due pazienti sono invece ricoverati in Terapia intensiva) risultati positivi al coronavirus. Secondo quanto si apprende, si tratta di padre e figlio provenienti da Santo Stefano di Rogliano, e presentano una sintomatologia di febbre e tosse. Sono stati sottoposti a un primo test e adesso, come da prassi, si attende entro stasera la conferma dall’Istituto superiore di sanità a Roma. Sembra che il giovane, dalle prime sommarie informazioni che siamo stati in grado di raccogliere, sia un dipendente dell’Esercito, in servizio alle Casermette di Cosenza.

Il sindaco di Santo Stefano di Rogliano, Lucia Nicoletti, è stata informata dei fatti. Noi l’abbiamo contattata e ci ha dichiarato testualmente: “I due miei concittadini sono attualmente ricoverati nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, e stanno facendo tutti gli accertamenti dovuti. Appena avrò notizie certe, le comunicherò“.

Da ieri, intanto, sono stati avviati i ricoveri nel reparto di Pneumologia dell’ospedale di Castrovillari, dove vengono segnalati tre casi certi e altri in attesa di conferma dall’Iss di Roma.

REGGIO CALABRIA, 19 CASI POSITIVI: 8 RICOVERATI AGLI OSPEDALI RIUNITI

La Direzione Aziendale del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria comunica che ieri sono stati sottoposti allo screening per Coronavirus (CoViD-19) 103 soggetti con sospetto di infezione. Di questi, 4 (il 3,8%) sono risultati positivi. È invece stato riscontrato positivo l’ultimo rimasto in sospeso dei due casi di giovedì. La stragrande maggioranza dei tamponi, quindi, è risultata negativa, nonostante siano stati effettuati in modo mirato, tutti a soggetti con sintomi influenzali e che avevano una storia epidemiologica di contatti con altre persone infette.

Tra i pazienti risultati positivi di ieri vi è anche il caso del dipendente del Comune di Montebello Jonico deceduto mentre si recava all’ospedale di Melito Porto Salvo, risultato positivo al virus dopo il decesso.

In totale, dunque, ad oggi sono stati sottoposti a controllo 309 pazienti. I casi positivi confermati salgono a 19, per 2 dei quali si attende la conferma. Le persone positive al test ricoverate in ospedale sono attualmente 8: 7 pazienti sono in condizioni stabili, mentre uno è in Terapia Intensiva. Altri 9 non hanno sintomi e sono in isolamento domiciliare.

Quanto ai ricoverati, per quanto si è appreso nei giorni scorsi, tra i primi c’è un dipendente dell’Istituto diagnostico De Blasi, addetto alle pulizie. Non frequentava lo studio da dieci giorni ed è asintomatico. Non sappiamo da dove arriva questo contagio, ha detto il direttore del “De Blasi” Edoardo Lamberti Castronuovo.

C’è anche un uomo anziano, patologico, che è risultato positivo al tampone ma al momento non presenta alcuna complicazione, un altro paziente che presenta segni clinici e radiologici di polmonite, un paziente anziano di Bova e un camionista 39enne di Montebello Jonico che nei giorni scorsi è rientrato dal nord italia dove si trovava per motivi di lavoro.

CROTONE, 14 CASI POSITIVI: 4 RICOVERATI NELL’OSPEDALE SAN GIOVANNI DI DIO

L’Azienda sanitaria provinciale di Crotone ha emesso il seguente bollettino relativo all’emergenza COVID-19 in data 14 marzo a firna del direttore generale facente funzioni Francesco Masciari.

“Ad oggi sono stati registrati 14 casi complessivi di infezione da coronavirus, dei quali quattro ricoverati presso il San Giovanni di Dio di Crotone, due presso il nosocomio Pugliese-Ciaccio di Catanzaro ed otto sono in isolamento domiciliare. Dei quattro ricoverati presso il San Giovanni di Dio, due sono assistiti presso il reparto di malattie infettive, uno presso la degenza ordinaria specificamente dedicata al Covid 19 mentre uno è trattato in terapia intensiva. Due soggetti rientranti tra i casi in isolamento domiciliare sono oggetto di valutazione medica presso il presidio ospedaliero di Crotone, onde verificarne le condizioni cliniche. Le attività di sorveglianza sanitaria vengono regolarmente effettuate sul territorio su 294 soggetti classificati come “contatti stretti“ di soggetti risultati positivi all’infezione virale. Altri 182 soggetti sono in regime di isolamento fiduciario volontario. Nella giornata di oggi (ieri per chi legge, ndr) sono stati disposti ulteriori 38 tamponi per la individuazione del virus, 26 dei quali riferiti a soggetti definibili come “contatti stretti“ di un paziente positivo attualmente ricoverato nella degenza ospedaliera dedicata al COVID-19”.

CATANZARO, 8 RICOVERATI NELL’OSPEDALE PUGLIESE-CIACCIO

La direzione dell’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro riferisce che al  Reparto di malattie infettive alle 18 di ieri, 14 marzo, i degenti risultano in
numero di sette, con condizioni generali stabili. In Rianimazione rimane sempre un’unica persona. 

Sono due i pazienti crotonesi ricoverati a Catanzaro: l’imprenditrice Carmela Sanguedolce, proprietaria della clinica Romolo Hospital e un uomo di 52 anni, di Strongoli, titolare di un esercizio commerciale.

Sono due anche i ricoverati vibonesi, entrambi anziani e reduci da un viaggio al Nord  in provincia di Pavia mentre tra i catanzaresi ci sono certamente il 67enne risultato per primo positivo nella città capoluogo di regione dopo essere tornato da una località turistica del Nord e sua moglie, risultata a sua volta positiva.  

VIBO VALENTIA, 7 CASI POSITIVI 

Qualche ora fa si è avuta notizia della positività di un paziente residente a Nicotera e proveniente dalla Valle d’Aosta, da dove era giunto il 12 marzo in treno, e sin da subito posto in quarantena. Dopo avere effettuato il tampone, ieri sera è giunto il risultato che ha dato esito positivo, con il paziente che si trova comunque in isolamento domiciliare.

Si tratta del settimo caso nel Vibonese, dopo i coniugi della frazione di Filandari, i tre componenti di un nucleo familiare proveniente dalla Lombardia e residenti nella frazione di Piscopio e un giovane di Briatico reduce da un viaggio a Bergamo. Solo due comunque i pazienti ricoverati nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale di Catanzaro.