Coronavirus, Cetraro “Guantanamo”. Come spogliare un altare per vestire una croce

A Cetraro Guantanamo c’è gran fermento. Il commissario Zuccatelli dall’alto del suo “… come si chiama? Cetraro!”, ha investito l’ospedale Iannelli del ruolo di Centro Covid “mascherato” dal potenziamento del Reparto di Pneumologia. E qui arriva il capolavoro del primario Malomo, che – se possibile – supera addirittura quello di Zuccatelli.
L’ospedale di Xetraro stabilisce ieri ovvero il 1° aprile di attivare 6 posti di Pneumologia per affidarli al primario Malomo, che è dirtettore dell Uinità Operativa Speciale territoriale dipartimentale. I medici sono stati assunti con un contratto non adeguato perché sono stati selezionati dall’elenco di specialistica ambulatoriale.

Uno specialista ambulatoriale, lavorando in un reparto di Pneumologia e con un contratto di 38 ore ambulatoriali, guadagna uno stipendio doppio rispetto a quello che normalmente percepisce. Tanto per essere pratici: uno degli ambulatoriali assunti da Malomo guadagnerà 6 mila euro al mese invece di 2100 euro ovvero quanto prende un dirigente medico in ospedale.

E se l Unità Operativa è attiva dal 1° aprile chi ha gestito finora i pazienti Covid ricoverati a Cetraro a partire dal 12 marzo con responsabilità medico-legali importanti? Chi era il responsabile? Forse il direttore sanitario? E se ci fosse da chiedere un risarcimento danni a chi dovrebbero fare causa i familiari delle vittime? Siamo nel più classico dei casi di abuso d’ufficio

Il personale doveva essere riservato agli ospedali Hub come l’Annunziata. Avendo assunto persnale per Cetraro, si è provveduto a depotenziare gli eventuali medici che dovevano essere assunti negli ospedali Hub, quindi si sono sprecate risorse per gli Spoke come Cetraro quando dovevano e potevano essere potenziati gli ospedali maggiormente esposti. Di conseguenza, Cetraro Guantanamo ha spogliato un altare per vestire una croce. Anche in questo caso siamo nel più classico dei casi del vecchio adagio.