Coronavirus, il focolaio di Villa Torano. Il sindaco: “Dev’essere accaduto qualcosa di non prevedibile”

Fino a stasera, e cioè fino alla diffusione dei bollettini ufficiali della Regione Calabria e dell’Asp di Cosenza, non sarà ancora ufficiale il numero esatto dei casi positivi al coronavirus registrati nella Rsa Villa Torano di Torano Castello. Da ieri sera ormai va avanti il balletto delle cifre: un caso è accertato ovvero quello della paziente ricoverata all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, per il resto tantissime voci. Quella più accreditata riferisce di 22 casi positivi e sarebbe davvero molto preoccupante. Gli ospiti della Rsa sono 54, ma vanno aggiunti i dipendenti e i parenti dei pazienti e degli operatori sanitari.

Il sindaco di Torano Castello, Lucio Raimondo, intervistato dalla Rai, ha ribadito che ancora non sono disponibili i dati ufficiali, ha diffuso un appello sui social e ha fatto girare un’auto dei vigili urbani per avvisare la cittadinanza del rischio del contagio. Poi ha parlato del rapporto con i vertici di Villa Torano, capeggiati dall’ex consigliere regionale catanzarese Claudio Parente (http://www.iacchite.blog/catanzaro-chi-e-claudio-parente-il-re-delle-cliniche-truccate-e-dello-sport-fasullo/). “Sappiamo che il centro di riabilitazione ospitava anche pazienti esterni ma ci risulta che dall’inizio di marzo la Rsa abbia rispettato i protocolli della Regione Calabria. Ci è stato riferito che i controlli sono stati effettuati ma dev’essere successo qualcosa di non prevedibile che ha determinato i contagi”.

Adesso vanno ricostruite con estrema attenzione tutte le fasi che hanno dato il via alla diffusione del virus. Nel pomeriggio gli operatori sanitari dell’Asp di Cosenza torneranno di nuovo a Torano per effettuare tutti i tamponi a coloro che erano assenti nella giornata di ieri. Si vivono, di conseguenza, ore di comprensibile apprensione.