Coronavirus, l’ordinanza (inutile) per San Lucido: e la “papessa” se ne lava le mani…

Non c’è pace per San Lucido ed i suoi abitanti, confinati da più settimane nelle loro abitazioni e sempre più vessati per una situazione la cui soluzione è ancora lontano dall’essere definita.

Il paese è ormai superblindato, fioccano i controlli e le multe ed il numero dei positivi deve essere aumentato a dismisura anche se da qualche giorno a leggere i bollettini dell’Asp e della Regione sembra – al contrario – che ci sia un deciso stop ma ci permettiamo di dubitare di questi bollettini (soprattutto di quello della Regione) che probabilmente sono frutto della guerra aperta fra la “papessa” (ma va bene anche capra, come preferite…) Santelli e la stessa Asp di Cosenza.

Ieri sera a “rallegrare” la monotona vita dei sanlucidani è giunta l’ennesima ordinanza firmata dalla Santelli, stavolta in veste di “papessa”, che fa capire come ormai su San Lucido sia in atto uno scaricabarile di responsabilità e decisioni non prese e che non prenderà nessuno.

L’ordinanza è servita per i titoloni di stamane dei giornali di regime (che per fortuna non compra nessuno, neanche i parenti dei giornalisti…) ma anche lorro quando – finalmente -andranno a leggerla con attenzione come abbiamo fatto noi si rederanno conto del nulla che c’è scritto.

Nell’ordinanza si legge che c’è bisogno che “… i soggetti con tampone positivo trascorrano la quarantena lontano dalle loro famiglie…”,  Ti aspetti, dunque, che ordini di ricoverare tutti in una struttura protetta. E invece no: la “papessa”, che magicamente si trasforma in capra, scrive: “Asp e Comune valuteranno, dunque, l’isolamento dei contagiati in una struttura ad hoc…”.

Fricativila vua ! Questo il messaggio chiaro che letto proprio oggi che è Venerdì Santo fa venire alla mente un tale Ponzio Pilato… Il suo ordine è sempre lo stesso: copia e incolla delle precedenti ordinanze con l’aggiunta che faranno i tamponi (che sono di nuovo finiti…) con precedenza a San Lucido.

La Santelli nel suo delirio “telecomandato” continua a giocare sulla pelle e sull’immagine dei sanlucidani che da una governatrice (parola grossa se accostata al soggetto!) pretendono deisioni chiare e trasparenti sulla loro vita attuale e futura.

Il problema di chi non rispetta la quarantena lo abbiamo scritto più volte prendendoci insulti pubblici e privati. Oggi l’Asp conferma tutto e la Santelli se ne lava le mani. Un comportamento inaudito che conferma  come San Lucido sia la punta di un iceberg o l’agnello sacrificale (altro riferimento pasquaale) della completa inadeguatezza ed incapacità della “papessa” (o capra, fate sempre voi) e di chi le muove i fili. Forza San Lucido, ce la farai anche da sola.