Cosenza 2016, cattolici divisi tra Presta e Occhiuto

Dopo il convegno al Royal organizzato dal Centro studi calabresi Cattolici Socialità Politica in alcuni ambienti circola la voce di possibili liste “cattoliche” da presentare a Palazzo dei Bruzi.

Liste sia in appoggio di Occhiuto che di Presta (nessuna voce per Paolini).

I vari ispiratori delle liste “cattoliche” stanno cercando sponde, ma pare che dal Palazzo arcivescovile non arriveranno “benedizioni” per nessuno.

Già è dura da digerire la candidatura a sindaco dell’ingegnere Gustavo Coscarelli, appartenente all’Ordine dei Cavalieri del Santo Sepolcro, con la lista grillina sponsorizzata dal senatore Morra, figurarsi se si può dare il via a formazioni che richiamano nel nome della lista parole come “cattolico” o “cristiano”.

Anche se il Movimento civico cattolico, formato da un fuoriuscito della maggioranza di Occhiuto, ha firmato il documento che candidava Presta.

La domanda dunque è: se dal Palazzo arcivescovile non arrivano input chiari per definire liste di ispirazione cattolica, dove troveranno posto coloro che lavorano nel volontariato e nelle parrocchie e vogliono affacciarsi sulla scena politica? Di certo, non c’è più quell’area fastidiosa e ammorbante che si respirava con il vescovo Nunnari, smaccatamente dalla parte di Occhiuto.

Cinque anni fa a sostegno di Paolini ci fu una lista vicina alle posizioni del Centro culturale “Bachelet”, ma riuscì a raccogliere meno di 800 voti, senza nessun eletto. Ora l’idea (o l’ indicazioni vescovile?) è di non fare liste, ma di essere presenti a titolo personale alla competizione. Avremo dunque molti candidati cattolici in più liste? Vedremo.

Se è morta la balena bianca, nel mare magnum della politica il mondo cattolico conta ancora.