Cosenza 2016, Guerini e Guglielmelli “blindano” Lucio Presta

Domani il vicesegretario nazionale del Partito Democratico Lorenzo Guerini sarà in città ed in provincia di Cosenza.

“La presenza di Guerini in provincia di Cosenza è l’ennesima dimostrazione della sua vicinanza e del suo sostegno al Partito Democratico della Calabria e della Federazione di Cosenza”. E’ quanto affermano in una nota congiunta il segretario regionale del PD Ernesto Magorno ed il segretario della Federazione di Cosenza Luigi Guglielmelli.

Guerini incontrerà il gruppo dirigente del Partito alle 14,30 presso la Federazione provinciale di Cosenza in Viale Trieste,80, per discutere delle elezioni di Cosenza alla presenza dei Parlamentari, dei Consiglieri regionali, dei Consiglieri provinciali, dei Segretari di circolo cittadini, del candidato Lucio Presta e dei rappresentanti della coalizione. Subito dopo ci sarà un incontro con Gianni Papasso, candidato a Sindaco di Cassano allo Ionio, e Giovanni Altomare, candidato a Sindaco di Rogliano. Successivamente Guerini sarà a Trebisacce alle ore 18,30 per incontrare i Sindaci, gli amministratori e il Partito Democratico dell’Alto Jonio cosentino.”

Guglielmelli ha anche scritto un post su FB per giustificare il mancato svolgimento delle primarie a Cosenza, previste proprio per oggi.

“Nel nostro statuto è previsto lo strumento delle primarie per la selezione del candidato sindaco. Allo stesso modo sono previste altre procedure per la selezione sempre del candidato sindaco. Sono entrambe regole democratiche previste dallo statuto del PD. L’assemblea provinciale all’unanimità ha dato mandato di ricercare un candidato unitario nel PD e nella coalizione per il Comune di Cosenza. La commissione del PD all’unanimità ha proposto Lucio Presta. La stragrande parte della coalizione ha condiviso quel nome. Questo significa rispettare le regole e scegliere in maniera condivisa un candidato. Altra cosa è il diritto di veto. Fare l’unità significa fare anche dei passi indietro senza bisogno di trattative o accordi. Il PD aveva decine di candidati validi e ha rinunciato a proporli per favorire l’unità della coalizione e per dare un reale segnale di svolta. Si può fare politica anche da mediano e non sempre da prima punta. Questo è il senso di un partito. Un partito al quale qualcuno non ha mai aderito per poi rimproverargli di applicare il proprio statuto”.