Cosenza 2016, Manna il “trombato” e quelli che sperano di (ri)entrare

Le truppe cammellate di Mario Occhiuto, sospinte dall’esercito dei beneficiari delle migliaia e migliaia di determine paramafiose e clientelari, hanno prodotto il risultato elettorale che è davanti agli occhi di tutti e che noi, poveri mortali senza santi in paradiso con il sindaco cazzaro, cerchiamo umilmente di interpretare. 

Occhiuto finora ha svelato il nome di uno solo dei suoi assessori ovvero lo “straniero” Sgarbi, che vede Cosenza come un bel bancomat per farsi gli affaracci suoi e pavoneggiarsi nelle mille trasmissioni televisive alle quali partecipa (sempre a pagamento) sparando cazzate come quella dei Bronzi o (ultima della serie) quella dell’aeroporto di Sant’Eufemia.

Vittorio Sgarbi e Mario Occhiuto
Vittorio Sgarbi e Mario Occhiuto

Della serie: per favore, parlate di me e del mio amico cazzaro.

Non serve molta immaginazione, poi, per capire che un altro degli assessori sarà Eva Catizone, disoccupata di lusso della scena politica e costantemente al fianco di Occhiuto per tutta la durata della campagna elettorale tra aperitivini, mangiate, festini e per carità di patria ci fermiamo qui.

Ma è molto probabile che altri assessori della Giunta Occhiuto saranno cooptati tra i candidati più votati che hanno portato ossigeno e linfa vitale alla causa.

Sono in molti a dare (quasi) per certo un assessore per la lista più votata e quindi Forza Cosenza. La prassi vorrebbe che il candidato più votato, così com’è stato 5 anni fa per Katya Gentile, si accomodasse su una delle poltrone più ambite. E così il poliziotto Spadafora (880 voti) si prepara a diventare assessore alla Sicurezza o giù di lì e non è finita qui. Perché, nella stessa lista, sperano anche l’uscente (e trasparente, nel senso che non se n’è accorto nessuno) Davide Bruno e, manco a dirlo, quel vecchio arnese di Michelangelo Spataro, che però non ha molte speranze.

In febbrile attesa due volti che non sono per niente nuovi ovvero Francesco Caruso e Carmelo Salerno, primo e secondo dei non eletti, ex manciniani folgorati sulla via del cazzaro.

Scorrendo la lista più votata, troviamo i nomi dei due “trombati” per eccellenza delle truppe di Occhiuto.

mannaE’ con grande ed enorme gioia e soddisfazione che annunciamo ai cosentini l’esclusione dal consiglio comunale di Carmine Manna, il boss della piscina di Campagnano, il responsabile morale della morte del piccolo Giancarlo Esposito, colui che ha “vrusciato” anni e anni di TFR a decine e decine di dipendenti. La gente, anche quella di Occhiuto, l’ha trattato per quello che è, non l’ha votato e l’ha lasciato fuori dal Consiglio nonostante fosse assessore uscente. Appena 130 voti: una batosta che (speriamo) gli servirà da lezione.

Fuori anche Massimo Bozzo, che nonostante il ruolo di assessore uscente, le chiacchiere sui social e le apparizioni in televisione, non è andato al di là di un risultato apprezzabile (270 voti) ma non sufficiente ad entrare in Consiglio.

Arturo Bartucci, l'assessore Vizza e il prode Granata
Arturo Bartucci, l’assessore Vizza e il prode Granata

Carmine Vizza, che fa parte a tutti gli effetti della “banda della depurazione” capeggiata dal maneggione per eccellenza ovvero Maximiliano Granata, si prenota per mantenere la sua fetta di potere per poi ammaliarci col suo savoir faire. Così come spera di essere nominata anche Loredana Pastore, assessore negli ultimi mesi di consiliatura.

adolf1A sperare in questo caso è un’altra “trombata eccellente” ovvero l’assessore uscente Rosaria Succurro, che risulta prima dei non eletti con 349 voti, risultato di tutto rispetto che potrebbe anche (ri)aprirle le porte della Giunta senza passare dal Consiglio. Vista la fedeltà (anche “nazista”) a Mario “Adolf” Occhiuto.

Tra gli assessori uscenti, manco a dirlo, c’è anche Francesco De Cicco, che sembra il più sicuro di riconfermare il suo posto. Alle sue spalle scalpita per entrare in Consiglio un giovane di via Popilia, Pasquale Sconosciuto, che ha conseguito un ottimo risultato con i suoi 204 voti.

Chiudiamo con la lista Cosenza Positiva, che ha eletto tre consiglieri tra i quali il fedelissimo occhiutiano Lino Di Nardo, in prima fila per un’investitura da assessore. Se dovesse essere così, rientrerebbe in Consiglio uno dei pochissimi gentiluomini occhiutiani ovvero Giovanni Quintieri, che giurava e spergiurava di non volersi più ricandidare ma che alla fine è stato convinto da Occhiuto. Che non sa giocare a pallone ma avrà evidentemente motivi molto validi per persuadere anche i più puliti.