Cosenza 2016, Roby e Jole coppia di fatto

Più che dire che Occhiuto fratello e Jole Santelli si sono fotocopiati il cervello, come ha giustamente fatto il segretario Guglielmelli, io avrei detto che il cervello se lo sono bevuto. E da mo’ chì!

Pensa se questi per davvero potessero riprodursi per fotocopia: saremmo rovinati. Un esercito di Jole e Roberti che si aggirano per la città in cerca di toner: fonte principale di vita per loro. E pensa poi che dove ti giri giri li vedi: vai al supermercato e ci sono loro, vai dal medico e ci sono loro, passeggi per strada e ci sono loro. Una vera Golconda.

Ecco perché è meglio dire che se lo sono bevuto il cervello. Una volta che è andato giù, liscio come un bicchiere d’acqua, finisce lì. Non c’è più pericolo che i loro quattro, due a testa, anzi a cervello, neuroni, possano riprodursi. Ed ogni pericolo di sentire nuove stronzate è scongiurato.

E poi, diciamolo chiaro: se c’è o non c’è il cervello, nelle loro teste, o cranio, anatomicamente parlando, nessuno se ne accorge. Quelle poche volte che riescono a dire qualcosa di sensato non è mai farina del loro sacco.

Anche se trovare qualcosa di sensato dentro questa finta campagna elettorale è una impresa impossibile, e non parlo solo di loro due. Tanta è la confusione.

Non c’è né capu né cuda. Tutti cercano di mantenere una normalità alla quale non crede più nessuno. Una normalità che è diventata una farsa. Una commedia. E pur di sviare l’attenzione su di loro, i politici (scusati a parola) con la coda di paglia – quelli che sanno, per capirci, che presto finiranno in gattabuia a seguito di una vasta operazione antimafia che si abbatterà su Cosenza – s’inventano di tutto. Specie Jole che da un po’ di tempo a questa parte non fa altro che andare a trovare finucchiaddri i timpa. Sono mesi che la vediamo interpretare il ruolo della pasionaria della legalità. Non fa altro che appellarsi alla magistratura di qua, alla procura di là, ai giudici di sopra, ai Pm di sotto.

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Mai come adesso l’ho sentita parlare di legalità e trasparenza e rispetto delle regole. Neanche quando era sottosegretaria alla Giustizia. Per non parlare di Roberto Occhiuto che è il massimo esponente della corrente politica del mutismo: in questa occasione, per dono dello Spirito Santo, acquista il dono delle parola. E ripete a menadito tutto quello che Jole dice che a sua volta già ripete di suo.

Questo qui, Roberto, campa da sempre con la politica. Non so quali siano i suoi meriti. E sfido chiunque a dire qualcosa di concreto sulla sua oramai lunga attività di parlamentare. Niente. Il vuoto. Come la sua testa. Non lo abbiamo mai sentito parlare: articolare un pensiero compiuto.

Vive da sempre in un anonimato politico che non capisce che pesce è. E per questo lo hanno eletto anche a capo della nuova corrente del trasparentismo. Se ti passa vicino neanche lo noti. Non lo conosce nessuno.

Da un po’ di tempo fa coppia fissa con Jole. Firmano tutto insieme. Prendono il caffè insieme. Passeggiano insieme. Si fanno i selfie insieme. Sembrano una coppia di fatto. Entrambi, seppur carenti come ho detto di neuroni, hanno capito (in maniera indotta) che le cose per quel marpione di Maruzzu (il cazzaro) si mettono male. E qualcuno gli ha detto di fare un po’ di confusione con la speranza che magari l’annullamento di queste farlocche elezioni, che più farlocche non si può, arrivi per qualche altro motivo, magari dall’annullamento totale di tutti i candidati (ovviamente dintra a capu loro che come si sa di spazio ce n’è), piuttosto che dall’arrivo dei questurini.

GdD