Cosenza 2021. De Cicco unica “speranza” per evitare la vittoria di Occhiuto al 1° turno

Diciamocelo con tutta franchezza: le elezioni comunali a Cosenza hanno un solo motivo di interesse, viste le forze in campo. E questo unico motivo di interesse è rappresentato dalla possibilità che il polo civico di Francesco De Cicco, attuale assessore della giunta Occhiuto, possa arrivare al ballottaggio contro l’aggregazione di centrodestra guidata da Francesco Caruso (lo zerbino), attuale vicesindaco della giunta Occhiuto, che potrebbe trionfare già al primo turno essendo praticamente senza rivali. La sinistra infatti è già abbondantemente fuori gioco, lacerata e mortificata dai pessimi candidati che sono in campo ovvero Caruso (l’incappucciato), Bianca Rende e Valerio Formisani. Uno peggio dell’altro.

In questa sede non approfondiamo e non ci interessa il tema relativo alla continuità con la giunta Occhiuto. Che viene sbandierata dallo zerbino che sbava per fare il prestanome del cazzaro, e al contrario – almeno al momento – non viene assolutamente rivendicata da De Cicco. Qui ci interessa invece analizzare le liste messe in campo da De Cicco e la consistenza della sua coalizione, che ha presentato sei liste. 

I candidati di De Cicco sono espressione di figure che appartengono a vari ceti sociali: quartieri popolari in primis – dai quali proviene lo stesso De Cicco -, commercianti, ma anche professionisti, impiegati e pensionati statali e comunali, casalinghe, esponenti dell’etnia rom. In una parola sola, siamo davanti ad un quadro che più eterogeneo non si può.

Ormai anche gli addetti ai lavori hanno capito che la coalizione di De Cicco è l’unica “speranza” per dare un po’ di sale a una campagna elettorale che parte già “scarica” per l’assenza della sinistra e che sembra avere come risultato scontato la vittoria dello zerbino di Occhiuto al primo turno. E non mancano coloro che affermano di avere a disposizione i primi sondaggi, che riferiscono di una distanza non certo siderale tra il prestanome certificato del cazzaro e il candidato dei quartieri popolari, come ama farsi definire De Cicco.

Certo, se si fosse andati al voto qualche mese fa, probabilmente ci sarebbe un ballottaggio tra i due ma tutti sappiamo che un politico corrotto come Occhiuto nelle ultime settimane ha messo in campo tutte le schifezze delle sue campagne elettorali. Tradotto in soldoni, sono scesi in campo gli “squali”. Un esempio pratico? Avete presente Lino Di Nardo, il contabile del clan di Occhiuto, che ha nelle liste addirittura un suo rampollo? Beh, dall’alto della sua infinita arroganza ha già fatto scrivere ai media di regime che sta per lanciare assunzioni e concorsi al Comune. Per non parlare delle promesse di posti di lavoro che il fratello furbo del cazzaro candidato alla presidenza della Regione sta facendo girare a piene mani per tutta la città. Sono così prevedibili che stanno chiamando anche gli stessi candidati di De Cicco per rastrellare voti per Robertino, tanto loro la vergogna non sanno manco cosa significhi.

Non c’è dubbio che i due candidati più riconoscibili dagli addetti ai lavori della politica siano Pasquale Sconosciuto ed Emanuele Sacchetti, entrambi già candidati con De Cicco alle Comunali del 2016. Sconosciuto è stato eletto consigliere dopo la nomina di De Cicco ad assessore mentre Sacchetti è stato il primo dei non eletti. Entrambi appartengono a due quartieri popolari: via Popilia e via degli Stadi.

Sconosciuto, che era dipendente nella qualità di Oss, di una delle cliniche della famiglia Morrone e che nel 2011 si candidò nella lista di Luca, è stato protagonista suo malgrado di una spiacevole vertenza di lavoro proprio con i Morrone, che non avevano mai gradito il suo “passaggio” con De Cicco.

Sacchetti, dipendente al Comune di Rende, è ormai un veterano della politica cosiddetta “di quartiere”. E’ stato presidente della Sesta Circoscrizione San Vito dal 2006 al 2012 ma in precedenza era stato eletto presidente anche nel 2002 e defenestrato da una manovra di palazzo ordita dagli scagnozzi di Nicola Adamo. In precedenza era stato consigliere della Circoscrizione di San Vito, ancora giovanissimo, anche dal 1985 al 1993. 

Sacchetti si è sempre battuto con coraggio per le esigenze di un quartiere degradato come quello di via degli Stadi e più in generale di San Vito ed è il punto di riferimento per centinaia e centinaia di cittadini senza voce. All’inizio degli anni Duemila aveva posto con forza la questione del contratto di quartiere, che spettava di diritto anche a San Vito e che invece l’allora sindaca Catizone concesse soltanto al quartiere di Santa Lucia. Sacchetti poi era riuscito con tenacia ad avere i finanziamenti anche per San Vito Alto ma gli vennero tolti dagli amici della Catizone prima (ai tempi della relazione con Nicola Adamo) e poi da Pino Gentile, alias il Cinghiale grosso e vecchio. Il suo ritorno alla politica attiva con De Cicco è stato contrassegnato da un ottimo risultato personale e c’è da giurare che il suo impegno in questa campagna elettorale sarà ancora maggiore.

Passando agli altri candidati, non mancano profili interessanti del mondo delle professioni. Elena Massaro, ex dipendente all’Ufficio di collocamento, punto di riferimento per tanti giovani; Massimo Zimbo, commercialista che ha combattuto con tutte le sue forze e combatte ancora lo strapotere di veri e propri “boss” del sottobosco della politica cosentina e della sanità corrotta; Gianluca Orrico, anche lui commercialista molto stimato; Patrizia Garritano, docente; Concetta Cardamone, anche lei commerciante, titolare molto conosciuta e popolare della profumeria di piazza Fera; Domenico Mazzei, titolare di un locale a piazza Fera e figlio di Edoardo, storico titolare dell’Archibugio, una delle prime tavole calde di Cosenza e poi de Il Tappo e del Timer, Elio Caferro, imprenditore nel campo degli eventi musicali; Nuccia Rende, impiegata nel settore scolastico; Rosaria Toscano, psicologa; Aurelia Mangiarano, figlia del maestro di Judo Mario e pioniera della ginnastica artistica a Cosenza; Stefania Covello, che non ha nessun rapporto di parentela con la politica, attiva nel volontariato e Mario Costabile, molto popolare negli ambienti sportivi della città.