Cosenza, ASP corrotta: ecco i dirigenti sanitari nominati per “successione divina”

I media in questi giorni hanno dato risalto alla denuncia della FEDIR, che ha messo in rilievo l’attribuzione degli incarichi per “successione ereditaria” per i dirigenti amministrativi all’ASP di Cosenza.

Lo stesso avviene anche per i dirigenti sanitari.

Infatti l’ormai celeberrimo Ottorino Zuccarelli, proiettato proprio ieri alla ribalta delle cronache nazionali dal Corriere della Sera, già sindaco di San Fili e consigliere provinciale, per come si evince dal suo curriculum (perché altra storia professionale non ha se non… nella massoneria) è diventato direttore facente funzioni del Distretto sanitario Jonio sud e medico competente (!?) della Regione Calabria ovvero titolare dell’ambulatorio della Cittadella. Ma, con tutto il can can scatenato dal Corriere della Sera, è molto probabile che adesso scattino le “conseguenze”. Tuttavia, Zuccarelli non è certo l’unico privilegiato.

Ottotino Zuccarelli

Che dire, per esempio, di Achille Straticò, veterinario, di stretta appartenenza cinghialesca, divenuto direttore facente funzioni del Distretto sanitario di Rende per successione divina al posto del pluridecorato Pietro Filippo?

Raffaele Mauro

Sì, sempre lui, il solito truffatore ed assenteista (condannato in via definitiva) Pietro Filippo di cui ci siamo occupati spesso e volentieri, cugino del farmacista della farmacia Santoro, titolare anche di una sanitaria, che a sua volta è il marito di Maria Vittoria Mauro (figlia primogenita di Faccia di plastica) e cognato di Cristina Mauro (figlia secondogenita di Faccia di plastica), che lavora presso la stessa sanitaria del cognato. Capito che rete intricata? Cose che solo a Cosenza possono accadere senza che nessuno si indigni…

Ma andiamo avanti, che non è finita.

Successione divina anche quella del dr. Giuseppe Lavitola, designato come suo successore da Antonio Perri, alias Wikipedia, affiliato alla loggia del Cinghiale, psicologo, Direttore del Distretto sanitario Cosenza-Savuto (quello degli assenteisti per intenderci), coordinatore dei Direttori di distretto dell’asp di Cosenza, nominato da Scarpelli sine titulo, interdetto dai pubblici uffici per un anno insieme allo stesso Scarpelli per la vicenda dei 135 falsi precari messi al lavoro alla vigilia delle elezioni regionali.

Tonino Gentile e Gianfranco Scarpelli

Perri, così come il veterinario Straticò, non poteva essere nominato direttore del Distretto perché non è medico e la legge prevede espressamente che i direttori siano medici.

Continuando, abbiamo Pasquale Petrucci, nominato Direttore delle cure primarie a Cosenza, un altro business della sanità del Cinghiale, grazie ad un contenzioso che lo stesso aveva attivato contro l’ASP per la pretesa di somme che non potevano essere mai liquidate legittimamente.

Palla Palla e Antonello Scalzo

Infine, la recente nomina di Antonello Scalzo a direttore facente funzioni delle cure primarie a Rende.

Non si capisce da quali elenchi siano stati attinti i direttori facenti funzioni, visto che non hanno neanche partecipato in precedenza agli appositi avvisi dell’ASP tendenti a formare una graduatoria degli idonei.

Definiamo ormai da tempo Raffaele Mauro Faccia di plastica, ma ci poniamo ora il problema di come definire il commissario Scura, che non fa nulla di veramente serio per arginare questo squallido e nocivo clientelismo.