Cosenza-Benevento 1-1, il giorno della protesta: “Nel mondo dei Lupi tu solo come un cane”

Nella giornata della protesta più clamorosa, con la tifoseria che abbandona il Cosenza di Guarascio disertando in massa lo stadio Marulla, i Lupi pareggiano in extremis contro il Benevento. Campani in vantaggio al 31′ su calcio di rigore realizzato da Ciano per un fallo di mani di Martino in area, rossoblù che riacciuffano il pari all’89’ grazie a Vaisanen. Sugli sviluppi di un angolo battuto da D’Urso, Merola fa da torre e il finlandese in spaccata salva il Cosenza dalla quarta sconfitta consecutiva. La classifica, tuttavia, vede ancora i Lupi malinconicamente all’ultimo posto, sempre a -2 dal Perugia e dal Venezia (che gioca domani) ma a -4 dal Cittadella e dal Como e a -5 dalla Spal e dal Benevento: un distacco che è sempre più preoccupante.

Ma oggi il lato sportivo passa decisamente in secondo piano davanti alla contestazione pressoché generale della tifoseria nei confronti del presidente Guarascio. I numeri restituiscono la realtà del disastro: 1.166 spettatori paganti e 1.461 abbonati, molti dei quali non si sono presentati al Marulla. Una frattura sempre più netta e insanabile, specie in mancanza di segnali dalla proprietà, che continua ad agire in maniera sconsiderata.

Fuori dal Marulla campeggiavano due striscioni. Su uno, della Curva Sud c’era scritto: “Nel mondo dei Lupi tu solo come un cane” e su un altro, della Curva Nord: “Guarascio buffone goditi il pienone”. Non è certo questo l’ambiente ideale per provare a realizzare quella che si prospetta una vera e propria impresa ovvero quella della salvezza con una squadra all’ultimo posto e ancora in attesa di rinforzi. Si rimane come sempre in attesa della mossa del patron, che oggi avrà preso definitivamente atto di quanto le sue strategie si siano rivelate un fallimento su tutti i fronti. Mai come oggi la stragrande maggioranza della tifoseria ha fatto sapere a Guarascio che non c’è più spazio per prese in giro. Se tutto dovesse rimanere com’è, se non arriveranno rinforzi adeguati – e la tifoseria non ha l’anello al naso checché ne pensi il patron – e se continuerà il braccio di ferro con i tifosi persino sul “codice di condotta” da osservare per le contestazioni, è più che evidente che il resto del campionato sarà un calvario. Per tutti, nessuno escluso.

COSENZA-BENEVENTO 1-1

Cosenza (4-3-1-2): Micai; Rispoli (32’st Zilli), Meroni, Vaisanen, Martino (11’st La Vardera); Florenzi, Voca, Brescianini (11’st Merola); Kornvig (26’st D’Urso); Nasti, Larrivey (32’st Cortinovis).  A disp.: Lai, Marson, Rigione, Brignola, Venturi, Prestianni. All.: Viali

Benevento (4-3-2-1): Paleari; El Kaouakibi, Glik, Veseli, Foulon; Koutsoupias (36’st Kubica), Schiattarella, Karic (48’st Forte); Ciano (36’st Farias), Improta; La Gumina (25’st Simy). A disp.: Manfredini, Thiam Pape, Agnello, Basit, Perlingieri, Pastina, Sanogo, Capellini. All.: Cannavaro

Arbitro: Camplone di Pescara. Assistenti: Colarossi e Politi. IV uomo: Petrella. VAR e AVAR: Marini e Mastrodonato

Marcatore: 31’pt Ciano su rig., 44’st Vaisanen

NOTE: Spettatori: 1.166 per un Incasso di 10.864€. Abbonati: 1461 per un Incasso di 7.810€. Ospiti: 139. Totale 2.363 per un Incasso di 18.674€ Ammoniti: 18′ pt Foulon (B), 24′ pt Nasti (C); 28′ st Meroni (C), 35′ st Voca (C), 45′ st La Vardera Espulsioni:  Recupero: 2′ pt; 4′ st.