Cosenza, blitz nelle scuole: lo strano silenzio dei dirigenti scolastici

Graziella Cammallerii, dirigente scolastico del "Mancxni" e Loredana Giannicola, dirigente scolastico del "Lucrezia Della Valle"

Sull’operazione messa in piedi dalla procura, mirata a trovare “giri di spaccio” nelle scuole cittadine, si sono espressi tutti, o quasi: studenti, genitori, questore, procura, e giornali. Tutti hanno detto la loro, tranne i dirigenti scolastici degli istituti interessati dalle operazioni (Graziella Cammalleri per l’Alberghiero Mancini e Loredana Giannicola per il Liceo Lucrezia Della Valle. Al Liceo Classico Telesio i poliziotti non sono entrati all’interno). Il che suona molto male. Perché i dirigenti oltre ad avere la responsabilità dei ragazzi, avrebbero dovuto spiegare, prima degli altri, quello che è realmente successo nelle loro scuole durante la perquisizione. Avrebbero dovuto spiegare le modalità con la quale è avvenuta, e se erano stati avvisati di questa operazione, se la polizia ha perquisito minori e se era autorizzata a farlo. Ma più di ogni altra cosa avrebbero dovuto spiegare se loro si sono mai accorti di un giro di spaccio nelle loro aule, e se i ragazzi sono usi a fumare spinelli, o a consumare altre droghe. Un dirigente attento e che svolge bene il suo lavoro queste cose le nota, e sa.

Le preoccupazioni espresse dai genitori in questi giorni, sacrosante, che ritengono necessari questi “controlli”, avrebbero dovuto trovare anche conforto nelle parole dei dirigenti scolastici, parole che non sono arrivate, quasi a volersi levare da dosso ogni tipo di responsabilità.

I dirigenti scolastici avrebbero dovuto parlare con i genitori e spiegare loro il motivo di questa “attenzione” (che per quanto necessaria ha superato i limiti del “lecito”) da parte della polizia nei confronti dei ragazzi, dato che sono loro gli educatori, e chi meglio di loro conosce vizi e virtù dei ragazzi. Avrebbero dovuto chiedere spiegazioni alla procura e pretendere chiarimenti sul perché di questi controlli e magari fornire agli stessi elementi utili per meglio agire.

I dirigenti scolastici avrebbero dovuto dire e fare tanto, ma non hanno fatto e detto niente. E questo loro silenzio non è accettabile.