Cosenza, bomba a piazza Fera. Appello agli attentatori: spostate gli attentati all’alba

A Cosenza i veri malandrini, non quelli di cartone, hanno capito da tempo che con questa procura possono fare quello che gli pare senza correre mai nessun rischio di finire in galera. Sanno bene, i veri malandrini, che carabinieri e polizia sono giornalmente impegnati a pedinare i fumatori di spinelli e Carchidi, perciò non hanno tempo per fare indagini sulla riorganizzazione della mala cosentina, che nel mentre si è preparata e rafforzata riprendendosi quasi totalmente il controllo del territorio, a dispetto degli spettacolari posti di blocco a cui il nuovo questore ci ha abituati.

Per non parlare della DDA di Catanzaro e del dottor Gratteri che considerano Cosenza un’isola felice. Spero ora sia chiaro anche ai suoi più accaniti fan che a Gratteri di Cosenza non gliene frega niente. A Cosenza, per Gratteri, si sta bene: non c’è la mafia, non c’è la corruzione, non c’è il voto di scambio, non ci sono le bombe. E quelle che continuano a scoppiare in città, dove tutti pagano il pizzo, ripeto tutti pagano il pizzo, fanno parte dei fuochi di artificio previsti dall’amministrazione Occhiuto. L’unico problema per Spagnuolo e Gratteri sono i consumatori di erba. Tant’è che il procuratore Spagnuolo ha addirittura lanciato un allarme droga in città.

Bene, un consiglio al procuratore Spagnuolo: potrebbe iniziare a cercare la droga, partendo proprio dal palazzo dove lavora, il tribunale, dove centinaia di frequentatori – tra avvocati, pm, giudici, amministrativi, forze dell’ordine, e “avventori” – consumano un etto di coca al giorno. Così come raccontano diversi pentiti. Ma si sa, i pentiti, a Cosenza, valgono per alcuni e non valgono per altri. Ma su questo ci stiamo lavorando.

L’attentato di stanotte al “Bilotti cafè” in pieno centro e in piena “movida” è il segno evidente che i malandrini di Gratteri se ne fregano. Perché sanno che l’impunità per i veri criminali a Cosenza è garantita dalla procura. E questo oramai è un dato che purtroppo nessuno può più negare. A Cosenza pagano solo i piddrizzuni. Quando si tratta di alzare il livello delle inchieste e delle indagini c’è sempre qualcuno, alla procura di Cosenza, che boicotta. Lo diciamo da sempre: il problema di questa città risiede nella procura. E nell’impunità che questa ha sempre garantito a criminali e politici corrotti di un certo livello. Perciò si sentono i padroni della città… non li tocca mai nessuno.

Quello di ieri notte non è stato il solo attentato della giornata, anche una “panetteria dismessa” pare riconducibile agli stessi proprietari del bar, è stata data alla fiamme.

Da subito gli investigatori si sono messi al lavoro, con le solite ed inutili perquisizioni di rito, alla ricerca degli attentatori che non troveranno mai. Perché così succede sempre a Cosenza, nessuno è mai stato preso per questo tipo di reati. La spregiudicatezza con la quale i malandrini hanno agito denota non solo una capacità militare di reperire esplosivo, ma anche la totale indifferenza verso eventuali “danni collaterali”. La potenza dell’esplosione, il luogo e l’orario dell’attentato potevano avere ben altre conseguenze. Ma per Spagnuolo il problema siamo noi di Iacchite’ e i fumatori di spinelli. E Gratteri continua a dire che Cosenza è un’isola felice.

Non ci resta che sperare nella bontà dei malandrini, visto che nessuno è in grado di difendere i cittadini di Cosenza dalla prepotenza e dalla corruzione, chiedendo loro pubblicamente e per favore se la prossima volta possono usare meno esplosivo (per intimidire basta anche una piccola bomba carta che fa il botto, ma non produce danni, e garantisce il risultato), e magari spostare, sempre chiedendo cortesemente, l’orario degli attentati alle prime luci dell’alba, quando la presenza di “passanti” è “rara”. Giusto per non far correre rischi ai cittadini ignari che hanno deciso di passare il venerdì o il sabato sera per le vie del centro città.

Tanto per voi non cambia niente, perché quello che conta è il risultato: terrorizzare la città. E ci siete riusciti. Perciò ci permettiamo con umiltà di chiedervi questo. Sicuri come siamo di un vostro accoglimento, anticipatamente ringraziamo.