Cosenza, Braglia si presenta: “Cambieremo modo di giocare”

Si è svolta questo pomeriggio, nella Sala Stampa Bergamini, la conferenza stampa di presentazione di Mister Piero Braglia. Queste le dichiarazioni.

Presidente Eugenio Guarascio: «Nel calcio può capitare di tutto, non c’è un modo scientifico per poter risolvere determinate situazioni. La nostra scelta è ricaduta su Mister Braglia, che ringrazio e al quale dò il benvenuto: ci affidiamo a lei per la sua storia, la sua esperienza – che in questo mondo può dire la sua, per il suo modo di essere stato una persona pulita nel calcio, visto che stiamo portando avanti un’idea di calcio fatto con valori.

Mister Braglia era la prima scelta, ma alle cose si arriva tramite un ragionamento e le cose sono state fatte in tempi ragionevoli. Gli obiettivi? Sono un inguaribile ottimista, col Mister abbiamo deciso di fermarci a giugno dell’anno prossimo ma spero di condividere con lui un percorso molto lungo».

Direttore Stefano Trinchera: «Braglia, in una situazione difficile e, se vogliamo, molto simile a questa, ha dimostrato di saper fare bene. Mi assumo le responsabilità di quanto avvenuto finora, ma non bisogna essere disfattisti perché non ci sto ed ho la consapevolezza che possiamo fare bene.

Abbiamo un po’ operato a distanza, il Presidente era a Lamezia per motivi lavorativi ed io ero a Cosenza per stare vicino alla squadra, ci siamo coordinati e non abbiamo avuto la fretta, che di solito è cattiva consigliera, avevamo il dovere in fondo di capire quale fosse il profilo migliore.

Braglia è un allenatore esperto con cui ho avuto il piacere di lavorare, abbiamo condiviso questa scelta col Presidente e siamo qui. Per quanto concerne Mister Fontana non mi sento di addossare colpe. Ogni esperienza, compresa quella di Lecce, ti fortifica, in quell’occasione ho avuto anche un riscontro positivo sul campo perché Braglia rimise in piedi un giocattolo che stava stentando: per me è stato però opportuno fare alcune valutazioni». Mister Piero Braglia: «Al di là del fatto che sia venuto a sostituire un collega, sono convinto che la squadra sia forte e possa fare bene, bisogna lavorare, stare zitti e pedalare. Ho una mia idea su questa squadra e, alla fine, tireremo le somme, ma questa squadra non merita tale classifica.

Io sono convinto che le squadre si vedano nelle partite, non negli allenamenti. Credo che, se questa squadra tirerà fuori il giusto carattere, faremo bene: dobbiamo stare a testa alta e vergognarci di nulla. Il calcio è agonismo, modo di stare in campo e cattiveria: sono arrivato da due giorni e sicuramente non sono qui per perdere, perdere non mi piace. Lo spogliatoio? Mi sembrano tutti bravi ragazzi, abbiamo cambiato alcune cose e cambieremo anche il modo di giocare.

Domani il Catania ci darà gli stimoli giusti, se pensano tutti di venire qua a vincere le partite facilmente sbagliano. La difesa a tre potrebbe essere una soluzione, ma per ora lavoreremo su una strada già tracciata. Perché non sono venuto a luglio? Perché non mi hanno chiamato, a qualcuno che mi ha chiamato ho detto di lasciare al Direttore ed al Presidente il numero perché credevo l’avessero perso (ride, ndr). La maggior parte dei giocatori che ho a disposizione hanno una storia in questa categoria ed è ora che si prendano le proprie responsabilità, bisogna dare una svolta e tocca a tutti noi farlo. L’unica cosa che vi posso dire è vendere cara la pelle. Lucarelli quest’anno ha la squadra per vincere il campionato, alla fine vedremo: noi pensiamo a vincere domani».

Fonte: ilcosenza.it