Rende, Manna costretto ad ammettere l’errore sulla Tari per le categorie produttive

MANNA COSTRETTO AD AMMETTERE L’ERRORE SULLA TARI 2017 PER LE CATEGORIE PRODUTTIVE. MA IL “L’ERRORE” RIMANE EMBLEMATICO DELLA SCARSA ATTENZIONE ANCHE DELLE ESIGENZE DEL TESSUTO ECONOMICO CITTADINO.

Appena due giorni fa, avevamo denunciato pubblicamente l’errore di calcolo sulla TARI 2017 per le alcune categorie imprenditoriali e professionali alle quali il comune di Rende non aveva applicato la riduzione del 40% prevista dal regolamento comunale vigente. L’erroneità delle bollette era evidente risultando applicata la riduzione tariffaria solo sulla quota fissa e non anche su quella variabile, determinando un maggior esborso per le categorie, che già sopportano i costi per lo smaltimento di rifiuti speciali.

Una “svista” davvero grossolana della quale gli uffici comunali e, poi anche la Maggioli Tributi (che sui dati trasmessi dal comune di Rende provvede all’invio delle bollette) non si sarebbero accorti se non dopo la nostra denuncia di due giorni fa, benché la predisposizione dei bollettini di pagamento sia avvenuta circa due mesi fa e l’invio ai contribuenti imprenditori e professionisti, circa un mese fa.

Occorre aggiungere che molti imprenditori hanno già versato la prima rata entro la scadenza prevista del 20.09.2017 e che il comune ha già incassato somme illegittimamente e che pertanto adesso dovrà restituire con ulteriori aggravi se non altro per impegno di risorse e personale.

Certamente apprendiamo con soddisfazione che la nostra denuncia sia valsa a sortire l’effetto di tutelare le categorie da quello che sarebbe risultato un abuso, e che il sindaco abbia accolto il nostro suggerimento di procedere con avviso pubblico in via di autotutela ad annullare i bollettini errati e procedere all’invio di nuove bollette con gli importi correttamente ridotti. A dire il vero Manna, a questo punto non aveva alternativa alcuna, ma è la circostanza di aver taciuto fino alla nostra denuncia la “svista”, che non ci conforta per niente ed è emblematico di una amministrazione che versa in stato confusionale, in piena crisi di identità, priva di alcuna guida e di alcuna prospettiva che sia utile a Rende.

Fermo restando la gravità dell’errore, infatti, ancor più grave risulta, a nostro avviso, l’inerzia dell’amministrazione  Manna, che  anziché rimediare nell’ immediatezza dell’invio delle bollette ha atteso la scadenza per il pagamento della prima rata, costretta ad ammettere e comunicare l’errore solo a seguito della nostra denuncia sui quotidiani locali di mercoledì scorso.

E’ appena il caso di aggiungere che l’errore – che ha determinato un aggravio di costi per alcuni contribuenti con superfici importanti fino a quasi diecimila euro in più ciascuno- è l’ennesima prova della scarsa attenzione che l’amministrazione Manna rivolge alle categorie produttive, professionali e anche commerciali, che rimangono alle mercé di una amministrazione distratta e disinteressata dai bisogni, che non conosce e non considera le difficoltà che tali categorie vivono a Rende

Al riguardo è evidente che Manna, anche nella “nuova” quanto precaria maggioranza, continua a parlare bene ma a razzolare male, così facendo di Rende una città inospitale e respingente per le categorie produttive, professionali e commerciali.

Di questo fatti dovrà dare spiegazione Manna e la maggioranza consiliare, ed anche quelli tra loro che più degli altri si rappresentano come  “paladini” delle categorie imprenditoriali.

Più in generale è questa l’ulteriore palese conferma di una deriva inaccettabile che chiama tutti indistintamente all’impegno comune per difendere la città e il suo importante tessuto produttivo e commerciale, prima che sia troppo tardi.

Massimiliano De Rose Rende Cambia Rende