Cosenza e il business rifiuti: l’ennesima furbata per fare “ingrassare” Guarascio

Il patron di Ecologia Oggi, Eugenio Guarascio e il sindaco Occhiuto

Grandissime manovre per la gara destinata – a quanto pare – a prolungare il regno del patron Guarascio nell’imponente business dei rifiuti e della raccolta differenziata a Cosenza. Il Comune non fa assolutamente mistero delle sue preferenze per l’imprenditore lametino al quale – com’è noto – Occhiuto ha imposto di rilevare il Cosenza Calcio quale segnale di “riconoscenza”. Ma anche al porto delle nebbie (per chi è nuovo, il Tribunale di Cosenza) chiudono entrambi gli occhi sulle gravi irregolarità di gestione dell’appalto. E c’è chi dice che sia la lametina d’adozione (per via del marito) Marisa Manzini a guardare le spalle allo scarsicrinito imprenditore.

L’ultima mossa di Palazzo dei Bruzi, come anticipavamo ieri, è stata la concessione di una proroga per la presentazione delle domande di partecipazione alla gara.

“… Considerato che è pervenuta formale istanza da parte di un’impresa interessata alla partecipazione di una proroga dei termini di presentazione delle offerte tale da permettere una ponderata valutazione degli elementi alla base della formulazione dell’offerta – si legge nella comunicazione firmata dal dirigente Arturo Bartucci – si ritiene pertanto opportuno concedere una proroga ai termini di scadenza di presentazione delle offerte fissandoli per le ore 12 del prossimo 26 luglio… e si comunica altresì che la prima seduta di gara si terrà il 31 luglio alle ore 10…”.

Fin qui le notizie “ufficiali”. Ma poiché – come sapete bene – a Cosenza nulla è come appare e dietro ogni atto c’è sempre il “trucco”, eccoci qui a spiegarvi cosa si nasconde dietro questa decisione di Palazzo dei Bruzi. Sono in molti a ritenere che ci troviamo davanti ad un’altra grande “furbata” del solito Bartucci e del “grande vecchio” Carlo Pecoraro per consentire ai papponi di Ecologia Oggi di rimanere ancora in sella fino alla fine dell’estate senza procedere all’ennesima proroga illegale (Guarascio ne ha già avuto due con tutto ciò che significa in termini di soldi incassati…).

E’ del tutto evidente che al Comune di Cosenza, forti del via libera della procura più corrotta d’Italia, vanno avanti come treni ma un vecchio adagio cosentino ammonisce gente del calibro (si fa per dire…) di Occhiuto, Guarascio, Bartucci, Vizza e compagnia: state attenti che a furia di ingozzarvi, potreste anche morire (in senso figurato, per carità!) “affucati”. Non si sa mai.