Cosenza-Catanzaro: il gol di Cozzella e le cariche della celere

La leggendaria “vilianza” cosentina non ha fermato il popolo rossoblù e per il derby di domani tra Cosenza e Catanzaro al “Gigi Marulla” (calcio d’inizio alle ore 14.30) si arriverà almeno a quota sei/settemila spettatori con buone speranze di approdare ai fatidici ottomila. 

Certo, non siamo ai livelli di una volta, ma c’è comunque grande attesa e grande voglia di sfatare un tabù che dura dal 1985.

I due allenatori Braglia e Pancaro fanno pretattica come in ogni derby che si rispetti. Il Cosenza è più forte del Catanzaro e mai come questa volta il sogno di battere i cugini è a portata di mano. Nella nostra marcia di avvicinamento al derby ne ricordiamo uno particolare.

DI MARZIO, GIORGI, COZZELLA E… LA CELERE

Il 13 novembre 1988 Cosenza sportiva si mobilita per un derby che, oltre alla recente rivalità, ha un motivo in più per accendere gli animi.

dima

Sulla panchina del Catanzaro c’è Gianni Di Marzio… Incredibile, ma vero. Ad appena quattro mesi di distanza dal trionfo di Monopoli, il vulcanico tecnico napoletano ha deciso di accettare le offerte giallorosse e di sostituire Tarcisio Burgnich. I tifosi cosentini non la prendono molto bene. L’accoglienza al buon Gianni è inevitabilmente ironica.

La Curva Sud srotola uno striscione che ancora oggi ha del leggendario “Di Marzio puttana l’hai fatto per la grana”. Gli ultrà ritengono che sia stato proprio un problema di “grana” a far naufragare il progetto di riconfermarlo alla guida del Cosenza in Serie B. Di Marzio, anche a distanza di anni, negherà sempre sdegnosamente.

giorgi

Il San Vito fatica a contenere l’entusiasmo della tifoseria. I Lupi di Bruno Giorgi, l’allenatore-gentiluomo, dopo un inizio difficile, hanno ingranato la quarta e, dopo aver battuto la Reggina in casa, hanno trionfato a Monza e pareggiato a Messina.

La partita la fa il Cosenza, che domina in lungo e in largo ma non riesce a segnare. Urban e Padovano fanno ballare la samba ai giallorossi ma il pallone non ne vuol proprio sapere di entrare in porta.

Di Marzio prova a rievocare il fantasma di Palanca e lo manda in campo al 68′. Il terribile mancino trova il tempo di cogliere un palo ma il Cosenza è sempre padrone del campo.

cozzella

Al 90′ Cozzella, appena arrivato dalla Salernitana ed entrato in campo da meno di un quarto d’ora, segna il gol della vittoria sotto la Sud dopo un duetto con Padovano. L’arbitro Pairetto di Torino, un internazionale, convalida ma poi annulla su segnalazione del guardalinee e fischia la fine scatenando il finimondo.

Davanti al San Vito si accende una sorta di guerriglia urbana. Sono in molti ad affermare che la scintilla è scattata a causa dell’atteggiamento violento della celere.

Centinaia di tifosi denunciano di aver subito aggressioni dentro e fuori dallo stadio senza alcuna motivazione. L’emittente televisiva Rete Alfa, che trasmetteva in diretta il dopopartita, raccoglie interviste che sono testimonianze drammatiche di violenze subite.

CELERE

Un ragazzo di 18 anni è ricoverato perché è stato colpito da un lacrimogeno lanciatogli all’altezza del viso. Una brutta pagina di cronaca nera.