Cosenza-Catanzaro, scontri tra tifosi e polizia: le gravi colpe di chi ha gestito l’ordine pubblico

Ore di tensione tra Cosenza e Rende dopo la conclusione del derby Cosenza-Catanzaro. Violenti scontri si sono registrati in un primo tempo nei pressi dello stadio San Vito, in viale Magna Graecia e successivamente nelle vicinanze dello svincolo di Cosenza Nord, all’altezza del Mc Donald’s. Il “bollettino di guerra” riferisce di alcuni feriti, per fortuna senza gravi conseguenze. Tuttavia, quanto è accaduto, al di là delle responsabilità delle due tifoserie, chiama severamente in causa chi doveva gestire l’ordine pubblico e l’ha fatto malissimo.

SCONTRI TRA TIFOSI E POLIZIA (https://www.iacchite.blog/rende-scontri-tra-tifosi-del-catanzaro-e-forze-dellordine/)

La questura di Cosenza ha sbagliato completamente tutto. Prima della partita tutti abbiamo letto una comunicazione ridicola rivolta ai tifosi del Catanzaro dalla quale, sinceramente, non si capiva una mazza. La riportiamo nella sua interezza: “si ricorda che con determinazione ONMS nn. 9 e 10, i residenti nella provincia di Catanzaro possono acquistare il tagliando del settore ospiti solo se sottoscrittori del programma di fidelizzazione del Catanzaro Calcio”. Nella nota si ribadisce inoltre che “i residenti nella provincia di Catanzaro che abbiano acquistato erroneamente il tagliando nei settori locali, non dovranno recarsi allo stadio, potranno chiedere l’annullamento e rimborso a vivaticket. È vietato il cambio settore”. Sempre la questura di Cosenza rende noto inoltre “che contro coloro che hanno falsamente dichiarato dati anagrafici o di residenza verranno presi provvedimenti penali e amministrativo del Daspo”.

Ebbene, nonostante questa farneticante comunicazione, alla fine come mai nel settore ospiti c’erano almeno 1.600 tifosi invece degli 800 previsti? E come mai non sono stati controllati? La questura di Cosenza aveva comunicato ai tifosi giallorossi di non presentarsi con biglietti di altri settori ma la verità nuda e cruda è che puntualmente i tifosi giallorossi l’hanno fatto e qui, oltre alle gravissime responsabilità della questura cosentina, ci sono anche quelle della questura di Catanzaro, che teoricamente avrebbe dovuto gestire gli ospiti fino all’arrivo a Cosenza e tutti hanno potuto vedere che i tifosi ospiti si sono presentati con fumogeni, bombe carta e spranghe… Idem come sopra, tuttavia, e va sottolineato, anche per quei tifosi del Cosenza che alla fine della partita hanno iniziato gli scontri con le stesse “armi”.

Ma poiché non c’è mai limite al peggio, la gestione dell’ordine pubblico ha rasentato il ridicolo quando qualcuno ha deciso che i tifosi del Catanzaro dovessero essere “spostati” verso lo svincolo di Cosenza Nord. Anche un bambino avrebbe capito che pure in quella sede ci sarebbero stati scontri, per com’è effettivamente avvenuto. I supporter cosentini hanno lanciato torce e pietre contro i pullman giallorossi. A quel punto il momento di maggior tensione con i tifosi del Catanzaro, che sono scesi dai pullman dando il via allo scontro con le forze dell’ordine. Con l’aggravante che ci si trovava a due passi da un fast food nel quale c’erano famiglie con bambini. Un disastro su tutti i fronti. Il sistema di organizzazione della sicurezza è stato semplicemente fallimentare: strade chiuse, percorsi obbligati ed obbligatori non sono serviti a contenere la furia dei facinorosi di entrambe le fazioni. 

La verità nuda e cruda è che il prefetto e il questore di Cosenza e il questore di Catanzaro hanno clamorosamente “toppato” e dovrebbero quantomeno chiedere scusa per i casini che hanno combinato mettendo a rischio l’incolumità di gente che non c’entrava niente: Vergogna!