Cosenza, daspo di gruppo: “Tutti uniti contro lo stato senza morale”

Una brutta storia che si ripete, al punto di essere diventata ormai consuetudine. Non solo cosentina, sia chiaro, ma piovono ancora diffide sulle teste degli ultrà. Anche solo per esprimere dissenso, magari esponendo uno striscione contro un’ingiustizia sociale, rischia di trovarsi invischiato in ritorsioni o pene esemplari con la stessa attenzione prestata a un delinquente di media o grande entità.

Non c’è equilibrio o logica nelle scelte, c’è invece la volontà di colpire in maniera arbitraria.
Nel Paese che fa morale, ma che morale non ha, si rischia una diffida per la sola passione di seguire la propria squadra in trasferta e magari semplicemente perché trovatosi nel posto sbagliato nel momento sbagliato.
Si disegnano i tifosi come beceri propagandisti di odio e disagio, ma chi attua queste scelte cos’è? Fortunatamente la nostra città ha le spalle larghe e, con tutti i suoi difetti, ha pure qualche pregio. La multa di Mario Rossi è anche la multa di Luca Bianchi, anche se non si conoscono.

Pertanto cogliamo anche noi, insieme a tutti gruppi ultrà della Tribuna B, l’invito a NON ENTRARE in occasione di Cosenza-Cremonese, per le ingiuste diffide, sperando, anche, che si possa ristabilire quel RISPETTO tra i due settori e tra i GRUPPI ULTRÀ che ne fanno parte.

#VivereUltràPerVivere

Luzzi Klan Ultrà Cosenza Tribuna B