Cosenza: “Degustando in Fiera”, mister food e la città delle coincidenze

Nel cerchio magico di Mario Occhiuto la gastronomia gioca un ruolo importante, in perfetta linea con la cultura del “magna magna” che il cazzaro incarna alla perfezione. E così, non appena si è spenta l’eco del “colpaccio” McDonald’s, eccoci al resto. In occasione della Fiera di San Giuseppe, Occhiuto, in combutta con l’assessore Loredana Pastore, ha lanciato “Degustando in Fiera”, un giochino facile facile con il quale si fa guadagnare in grande stile uno dei sodali della first lady delle attività economiche e produttive.

Si chiama Corrado Rossi ma già lo chiamano “mister food” (signor cibo) per quanto è ambizioso e rampante. La sua amica Pastore gli ha costruito un affidamento diretto su misura da 24.400 euro puliti puliti. Che ricalcano pari pari i 23.790 euro dello scorso anno. Una specie di esclusiva. E presto vedremo che si estende anche ad altre manifestazioni dello “stare insieme” occhiutiano.

“… Quest’anno – leggiamo dai comunicati ufficiali – dalle 10 del mattino e fino a sera, grazie al supporto di competenze della Maccaroni Chef Academy, sarà un susseguirsi di momenti dedicati al gusto: showcooking, laboratori di cucina tradizionale e di dolci tipici calabresi – su tutti i mostacciuoli e la zeppola, distintivi della Fiera e di San Giuseppe -, uno spazio “acrobatico” dedicato alla pizza e ancora laboratori tematici…”. Ma chi è Corrado Rossi? Ecco il profilo che ne tratteggia “Infonight”. “… 30 anni, manager laureato in Scienze dell’amministrazione col massimo dei voti, consegue un master in dieta mediterranea e un altro in business e management dell’impresa. Fa parte del gruppo Giovani imprenditori di Confcommercio. La sua passione per l’economia e la finanza aziendale lo porta a svolgere importanti ruoli per enti e istituzioni ma la sua passione più grande è un’altra… la cucina. Dopo la partecipazione a Milano Expo 2015 torna in Calabria, a Cosenza e fonda la sua società di Management e Counsulting.
Si definisce un “sognatore”, tanto che non si ferma alle sole consulenze aziendali e fonda la Maccaroni Chef Academy, prima accademia di cucina tradizionale del Sud Italia. La prima sede ha aperto in via Minzoni il 15 dicembre. Un vero e proprio “mister food”…”.

In realtà Corrado Rossi appena torna a Cosenza si lega al carro di Occhiuto e anche per lui, come decine e decine di altri “clientes”, scatta l’arruolamento nelle liste elettorali. Rossi, in particolare, si candida con Forza Cosenza, collezionando 229 voti, che non gli valgono l’elezione a consigliere ma rappresentano un bottino niente male. Di conseguenza, nel classico stile “candidatura di scambio”, riceve immediatamente testimonianze di “affetto” da parte del sindaco e della Pastore, della quale diventa fedelissimo. Ha avuto in particolare parecchie determine su servizi e animazioni per il Comune. La sua impresa di battaglia si chiama Meridies e per gli altri non c’è partita: “Degustando il Natale” 2016, Expo 2017, Sagra del vino di Donnici, Animando il Centro Storico, Fiera di San Giuseppe: una macchina da guerra. Ma il “colpaccio”, come accennavamo, è l’apertura del locale in via Minzoni, che rappresenta la classica “ciliegina” sulla torta, visto che parliamo di gastronomia.

Quando non può scattare l’affidamento diretto, Occhiuto e la Pastore sanno come fare per passargli i lavori e così invitano alle pseudo-gare imprese compiacenti con nomi che non hanno neanche bisogno di commenti: Medlabor (la leggendaria ditta delle luci), Nemesi (l’associazione del braccio destro di Marco Ambrogio), Dee Jay Service (altra ditta onnipresente) e così via. Si chiamano gli amici per perdere e si compilano le determine. Pensate come fanno gli inviti al Comune: per una degustazione invitano la Medlabor,
tutti capirebbero perché – a parte la Finanza e la procura -. Che c’entra la Medlabor?
O la Dee Jay Service? Potremmo rievocare i cavoli a merenda, ma non ce n’è neanche bisogno.

E a Fiera di San Giuseppe? E’ gestita dalla Pastore e combinazione l’amico suo riceve entrambi gli affidamenti diretti: quando si dice la città delle coincidenze.