Cosenza e Rende, la confederazione dei clan: i 7 gruppi di potere “disegnati” dalla Dda

Il blitz di Gratteri scaturisce da una approfondita e analitica attività di indagine condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Catanzaro che ha disvelato l’esistenza, la perduranza e l’attuale operatività di una confederazione di ‘ndrangheta operante nel territorio cosentino.

Va evidenziato che la complessità delle indagini – costituite da atti provenienti da van procedimenti penali e caratterizzate da fonti eterogenee (provvedimenti giurisdizionali, dichiarazioni di collaboratori di giustizia, intercettazioni – telefoniche, ambientali, telematiche e videosorveglianza – ed ulteriori atti di indagine della polizia giudiziaria – pedinamenti e osservaz1om, sequestri e arresti -), impone di ricorrere ad un’esposizione essenziale e sintetica.

Il giudice Alfredo Ferraro dà quindi brevi cenni sul contenuto sostanziale dell’indagine, nell’ambito del quale vengono contestati 298 capi di imputazione. In particolare, al capo 1 viene contestato il delitto di cui all’art. 416 bis del codice penale nei confronti di 119 indagati attribuendo a ciascuno il proprio ruolo e il proprio inserimento in una  specifica articolazione della confederazione ‘ndranghetista; dal capo 2 al capo 172 sono contestati i reati-fine, tutti aggravati ai sensi dell’art. 416 bis1 c.p., e riferiti all’associazione mafiosa; al capo 173 è contestata un’associazione criminale dedita al narcotraffico

Il giudice ricorda che è stato già più volte utilizzato il termine “confederazione” per riferirsi all’associazione mafiosa. Tale scelta terminologica non va intesa in termini stilistici, bensì in termini tecnici e sostanziali. È emerso, infatti, che il territorio cosentino, e quindi il Comune di Cosenza e il suo hinterland (principalmente Rende e Raggiano Gravina), costituisce il territorio di riferimento di diverse articolazioni ‘ndranghetiste  che, seppur distinguibili, mantengono un carattere unitario.  In generale con il termine confederazione si intende l’unione politica fra più Stati generalmente confinanti, i quali, avendo convergenti interessi nel campo dell’attività internazionale, perseguono gli  scopi  comuni mediante un’attività unitaria svolta da organi confederali, mantenendo tuttavia ciascuno la propria individualità e personalità. Proprio partendo da questa definizione enciclopedica risulta più agevole comprendere i tratti essenziali della confederazione ‘ndranghetista  cosentina: il gruppo criminale che ne esce fuori altro non è che l’unione tra più gruppi ‘ndranghetisti confinanti che, al fine di preservare, mantenere e rinforzare il dominio sul territorio, e commettere i diversi delitti prodromici a tale finalità, si sono alleati tra loro. Si contano, dunque, sette gruppi facenti capo alla confederazione, al cui apice vi è Patitucci Francesco (già reggente per conto di Ettore Lanzino) e così intitolati  per  comodità espositiva:

  • Gruppo Patitucci: operante nel Comune di Cosenza al cm apice vi è Patitucci I membri di questo gruppo sono: Patitucci Francesco, Lanzino Ettore, Ruà Gianfranco, Bruni Gianfranco (detto “U Tupinaru”), Rango Maurizio, Lamanna Carlo, Sottile Ettore, Piromallo Mario (detto “Renato”), Ariello Salvatore (detto “Sasà”), Illuminato Antonio, Garofalo Rosanna, Catanzaro Alessandro, Raimondo Sergio, Iirillo Giuseppe (detto ”Vecchiareddra”), Avolio Luigi, Chiappetta Patrizio, Bartucci Giuseppe, Ciancio Massimo, De Francesco Valentino, De Giovanni Andrea, Garofalo Giovanni, Ripepi Francesco, Saturnino Marco, Pezzi Erminio, Presta Gennaro, Maestri Gianluca, Olibano Roberto Junior;
  • Gruppo Porcaro: anch’esso operante nel territorio del Comune di Cosenza, con ruolo apicale rivestito da Porcaro Rpberto. I  membri  del  gruppo  sono:  Porcaro  Roberto, Guido Silvia, Caputo Carmine, D’Elia Massimiliano, Rende Michele, Mortone Alessandro (cl. 72), Mazzei Andrea, Greco Francesco, Russo Antonio (detto “Tonino”), Broccolo Giuseppe, Perrone Giuseppe,  Turboli Alberto, Turboli Danilo, La Canna Sergio, Falvo Rosetta, Stola Francesco, Drago Carlo, Drago Giovanni, Granata Alberigo;
  • Gruppo Zingari Bruzzese (“Banana”): al pari dei precedenti due gruppi, anche questo risulta operante nel territorio I membri sono: Abruzzese Fioravante (detto “Banana” o “Fiore”), Abbruzzese Luigi (detto “Pikachu”), Abbruzzese Marco (detto “Lo Struzzo”), Abbruzzese Nicola (detto “il Pazzo”), Abbruzzese Franco (detto “A’ Brezza” o “Il Cantante”), Abbruzzese Celestino (detto “Claudio” o “Micetto”), Pahnieri Anna, Abbruzzese Rosaria (detta “La Rumena”), Abruzzese Antonio (cl. 1984), Alushi Claudio, Barone Ivan, Benvenuto Gianluca, Bevilacqua Fabio, Bevilacqua Leonardo, Bevilacqua Luigi (detto “Gino Del Cafarone” o “Zannuto”), Bevilacqua Nicola, Marotta Antonio (detto “Capiceddra”), Curcio Francesco, Casella Francesco, Tornelli Marco, Bevilacqua Cosimo (detto “Mitnì”);
  • Gruppo “gli altri Zingari”: operante in Cosenza e di cui fanno parte: Bevilacqua Fiore (detto “Manu Muzza”), Bevilacqua Francesco, Fuoco Oscar (detto “Il Malandrino”), Madio Saverio, Romano Denny, Abruzzese Giovanni (detto “Cinese”), Bevilacqua Cosimo (detto “Corvo Nero”), Del Popolo Sergio (detto “U Sapunaru”), Perri Mario, Luchetta Marco, Satiro Eugenio, Zinno Antonio (detto “Totonno”),  Abruzzese Antonio (detto “Tonino  Strusciatappine”), Abruzzese Rocco (detto “Pancione”), Abruzzese Saverio, D’Elia Cesare (detto “Cesarino”), Manzo Antonio (detto “Tonino” o “Pipistrello” o “Stippa”), Abruzzese Fiore Detto “Ninuzzo”, Berlingieri Luigi (detto “Cinese” o “Giapponese” o “Faccia d’angelo” o “Faccia di Ghiaccio”), Impieri Luciano;
  • Gruppo Presta: di cui fanno parte gli eredi di Franco Presta, e operante essenzialmente nel territorio del Comune di Roggiano I membri sono: Presta Francesco detto “Franco”, Pellegrino Damiana, Presta Antonio (detto “Tonino”), Roberto Presta (detto “Hobby”), Presta Giuseppe (detto “Peppolo”), Ciliberti Francesco (detto “Cicilluzzo”), Scorza Costantino (detto “Costanzo” o “Il Vecchio”), Sollazzo Mario (detto “Rondine”), Antonucci Armando (detto “U Dottore”), Ferrato Cristian (detto “Champagne”), Giannelli Fabio (detto “Leoncino”), Marsico Mauro (detto “Lupin” o “Mbambaru”), Iantorno Francesco (detto “Tarzanicchiu”), Vomero Sandro;
  • Gruppo Di Puppo: operante nel territorio di Rende come il gruppo che segue, e di cui fanno parte: Michele Di Puppo (organizzatore e boss dell’omonimo gruppo, e già condannato per il delitto di cui all’art. 416bis p.), Di Puppo Umberto (anch’egli con posizione apicale), Superbo Alberto, D’Alessandro Marco, Piattello Enzo, Campanile Ernesto, Zaffante Giuseppe;
  • Gruppo D’Ambrosio: con vocazione prettamente “estorsiva” di cui fanno patte: D’Ambrosia Adolfo, D’Ambrosia Massimo, Montualdista Ivan, Ciranno Fabiano (detto “Fabio”), Ferrise Simone, Bertoldi Massimo, Caruso Andrea Vincenzo, Midulla Giuseppe, Lucanto Marco, Zengaro Roberto, De Rose Antonio;

A questi sette gruppo vengono contestati i reati-fine del sodalizio mafioso, annoverandosi delitti di diverso tipo e principalmente estorsioni, tentate estorsioni, usure ed esercizio abusivo del credito, per finire poi con tutte una serie di reati aventi ad oggetto sale da gioco e attività di scommesse (“Gaming”).

Il gruppo dei “Banana”, inoltre, s1 occupa anche di narcotraffico, essendovi infatti parziale coincidenza tra questi e i membri dell’associazione criminale: Abbruzzese Luigi (detto “Pikachu”), Abbruzzese Marco (detto “Lo Struzzo”), Abbruzzese Nicola, Abbruzzese Celestino, Abbruzzese Franco (detto “A Brezza” o “Il Cantante”), Abruzzese Antonio (cl. 1984), Abbruzzese Rosaria, Alushi Claudio, Bevilacqua Fiore (detto “Manu Muzza”), Bevilacqua Leonardo, Bevilacqua Nicola, Colasuonno Antonio, Marotta Antonio (detto “Capiceddra”), Barone Ivan, Greco Andrea, Morelli Alfredo, Calandrino Salvatore, Mazzei Francesco, Salerno Stefano, Trinni Ivan, Marrone Alessandro (cl. 1988), De Rose Pasquale (detto ”Vecchiaraddru”), Gualano Francesco, Gualano Giovanni (inteso “Gianni”· – deceduto), Lo Polito Massimiliano, Recchia Paolo, Belmonte Giuseppe, Garofalo Gino, Tassane Francesco, Stella Alessandro, Fuoco Fabrizio, Tiralongo Francesca, Carpino Andrea, Aloise Giovanni.