Cosenza, gli stipendi dei dirigenti medici all’Annunziata: le ragioni dei sindacati

È prassi consolidata non replicare ad articoli “scomodi”. La motivazione data a questa, oramai, triste consuetudine, è la convinzione purtroppo non del tutto sbagliata che, rispondere, prolunga i tempi necessari alla rimozione dalla memoria collettiva di notizie che è meglio che la gente non ricordi. Noi la pensiamo diversamente. Forse perché non abbiamo nulla da far dimenticare.

L’articolo uscito alcuni giorni fa riguardo alle retribuzioni dei Dirigenti Medici dell’AO di Cosenza, merita una risposta e dei chiarimenti (http://www.iacchite.blog/lettere-a-iacchite-cosenza-il-de-profundis-allannunziata-e-i-sindacati-in-silenzio-per-i-vergognosi-compensi-dei-dirigenti/). Premesso che non è compito dei sindacati indagare sulle retribuzioni dei lavoratori, è giusto sottolineare che nelle cifre esposte, come per altro dice lo stesso articolista, non vi è nulla di illecito.

Per questo esprimiamo solidarietà ai colleghi messi alla gogna per cifre interamente guadagnate svolgendo una professione delicata, di grande responsabilità e per la quale è necessario un continuo sforzo di aggiornamento e formazione. È obbligatorio per legge pubblicare il reddito dei Dirigenti Medici (va ricordato che i medici ospedalieri, fin dalla loro assunzione, hanno un profilo dirigenziale) e questo non è un problema, anzi. Così è facilmente constatabile come siamo i medici peggio pagati di tutto il mondo occidentale. Nonostante ciò, con tutte le pecche e le mancanze che un appartenente al genere umano può presentare, siamo sempre lì, anche quando tutto ci direbbe di lasciar perdere. Solo fino a ieri ci chiamavano eroi. Non lo siamo e non lo vogliamo essere. Siamo, nella maggior parte, professionisti che hanno scelto di fare quello che facciamo nel modo migliore possibile.

Potremmo far notare che i redditi citati (quelli netti) si riferiscono a professionisti con più di 15 anni di servizio. Per un giovane medico di nuova assunzione (che comunque non ha meno di 35-36 anni) il reddito è di 2300-2400 euro/mese. Potremmo dire che per arrivare a diventare medico, si devono spendere ben oltre i 100.000 euro. Che da specializzando il reddito non supera i 1.300 euro e neanche netti. Che da professionista, dei redditi citati, si deve spendere almeno 10.000 euro annui tra previdenza aggiuntiva obbligatoria (ENPAM), assicurazione e formazione. Potremmo, ma non è questo il punto. Il punto è se questi soldi sono guadagnati giustamente o meno. In oltre il 90% dei casi, le carenze sanitarie sono legate a deficit strutturali (personale sotto i minimi, attrezzature scarse ed obsolete, locali poco adeguati ecc.) non ai medici. Spesso i redditi apparentemente esagerati, sono proprio legati a turni in eccesso, straordinario, prestazioni aggiuntive effettuate per sopperire alle carenze di un sistema sempre più al collasso.

Qualcuno potrebbe obbiettare sul perché si spendono questi soldi così e non facendo assunzioni. Ce lo chiediamo anche noi sindacati e non da ora. Certo alcune anomalie esistono e devono essere corrette (http://www.iacchite.blog/cosenza-ecco-quanto-guadagnano-i-dirigenti-medici-allannunziata-il-caso-dorina-bianchi/). Prenderemo spunto da quanto esposto nell’articolo per cercare di ottenere e dare chiarimenti. Pur non avendo, ripetiamo, istituzionalmente tale compito e non avendone neppure i mezzi (ricordiamo a tutti che, ancorché sindacalisti, siamo medici, non finanzieri e neppure consulenti del lavoro), ci faremo carico, per rispetto all’utenza ed ai nostri iscritti, di indagare e chiedere spiegazioni, a chi di dovere, per le anomalie segnalate. Ci impegneremo a cercare di capire i meccanismi che portano a tali anomalie e, se configurabili come spreco del denaro pubblico, chiedere e ottenere dei correttivi oltre che denunciarli. Sappiamo già che non sarà semplice. Per ottenere correzioni ad un sistema che, così continuando, è destinato ad implodere, serve una presa di coscienza da parte dei cittadini calabresi. Se articoli, come quello a cui stiamo rispondendo, possono innescare l’interesse ed una discussione nell’opinione pubblica, sono comunque benvenuti. L’importante è che non si pensi che la Sanità non funziona per colpa degli stipendi dei medici. In tutte le altre regioni i nostri colleghi guadagnano più di noi e con condizioni di lavoro estremamente migliori.

I Segretari Aziendali A. O. Cosenza

Dr. Rodolfo Gualtieri                     CISL Medici

Dr. Luigi Ziccarelli                             ANAAO

Dr.ssa Sabrina Sinicropi                FVM

Dr. Luigi Marafioti                           UIL Medici

Dr. Gian Manlio Gagliardi             COAS – FASSID

Dr. Michele Florio                           SNR -FASSID

Dr. Antonio Contaldo                    CIMO

Dr.ssa Rossana Ritacca                  SINAFO