Cosenza-Hellas Verona 0-3 (a tavolino), la difesa di Occhiuto&Guarascio: “Colpa delle nottue!”

Il dispositivo con il quale il giudice sportivo ha disposto lo 0-3 a tavolino per Cosenza-Hellas Verona ci restituisce l’immagine di una società ma soprattutto di un’amministrazione comunale che, ancora non contenta per la terribile e imbarazzante figuraccia alla quale ha esposto una intera città, dimostra di non avere il senso del pudore e della vergogna.

Il giudice sportivo, dopo aver sottolineato che le condizioni di impraticabilità dello stadio “Marulla” non sono state determinate da eventi eccezionali, imprevedibili o straordinari rientranti nell’alveo della cosiddetta forza maggiore, ci rivela qual è stata l’assurda linea difensiva della società, e quindi dell’amministrazione comunale. 

− … sotto tale profilo, le giustificazioni della Soc. Cosenza, di cui alla relazione tecnica allegata alle controdeduzioni, che attribuiscono “la causa scatenante di questi improvvisi cedimenti del manto erboso (…) alla presenza di insetti terricoli (in particolare nottue) che ne hanno inficiato l’attecchimento, poiché gli stessi si sono nutriti del manto erboso” appaiono inverosimili e poco credibili, stante la tardività di detta giustificazione, peraltro né indicata, né rilevata nei precedenti accertamenti e sopralluoghi svolti nel corso dei mesi (luglio e agosto) precedenti la data della gara… per cui il mancato svolgimento della gara è stato determinato dalla condotta a dir poco avventata e poco diligente della Soc. Cosenza… “. 

Sì, avete capito bene: il Cosenza Calcio (e quindi il Comune) ha addotto quale scusante per la figuraccia planetaria del 1° settembre, la presenza delle… nottue. Ma cosa sono le nottue?

Con il termine comune nottua, si indicano in giardino le larve di alcuni lepidotteri, che chiamiamo falene (ovvero farfalle notturne), che trascorrono i loro primi stadi vitali sul fogliame o tra le radici delle piante, di cui si nutrono; in effetti tali larve vengono deposte da farfalle appartenenti alla famiglia delle noctuidee, ma diversi generi di questa famiglia sono dannosi per le coltivazioni, sia nell’orto, sia nel giardino, sia in campo agricolo. Per fare alcuni esempi le larve Heliothis armigera (chiamata anche helicoverpa armigera) si nutrono di foglie, fiori e frutti, di orticole, piante ornamentali, tabacco, mais; Mamestra brassicae ama divorare il fogliame delle brassicacee; Agrotis segetam (e altre specie) prediligono invece le radici, e in genere si annidano quindi nel terreno, ai piedi delle piante…

Insomma, le nottue mangiano foglie, fiori, frutti, finanche piante, tabacco e mais ma come cacchio si fa a dire e a sostenere, scrivendolo addirittura in un ricorso, che si mangiano l’erba? Incredibile: è proprio il caso di dire che la realtà supera abbondantemente la fantasia. E che non c’è limite alla follia del cazzaro e dei suoi compari!