Cosenza, la protesta dei Comitati in consiglio comunale

“Sindaco, ecco le chiavi delle nostre case”; “Sindaco, portati la movida sotto casa tua” e altre frasi del genere scritte su fogli di carta o su pezzi di stoffa.

Una cinquantina di cittadini, in rappresentanza di diversi Comitati della città (via Roma, piazza Santa Teresa, via Panebianco, Piazza Piccola, No Metro, Novae Polis) che si ritengono a giusta ragione danneggiati dalla politica di distruzione del sindaco Occhiuto, hanno protestato a Palazzo dei Bruzi dov’è in programma la prevista seduta del consiglio comunale. Il sindaco, avendo verificato che c’era aria di burrasca, si è “rifugiato” nella sua stanza, in attesa che la protesta finisse, senza parlare con i cittadini.

E’ stato quindi invitato un rappresentante dei Comitati ad intervenire ma gli è stata tolta bruscamente e antidemocraticamente la parola da un certo Gisberto Spadafora, consigliere di maggioranza, che non si vergogna del suo trasformismo (è specialista in cambi di padrone e di casacca) ma si scandalizza per le sacrosante proteste della gente. A quel punto, i cittadini hanno abbandonato l’aula e hanno lanciato le chiavi delle proprie abitazioni verso i banchi dei consiglieri. Il sindaco, come da copione scontatissimo, ha minacciato di denunciare i cittadini ai suoi amici della procura spalleggiato anche da qualche consigliere che fa finta di fare opposizione. Il solito vigliacco senza coglioni. Un’altra squallida dimostrazione che in questa città non si può dissentire e non c’è democrazia.