Cosenza, l’aborto farmacologico approda all’Annunziata. Fem.in. “Abbiamo il diritto di scegliere”

L’aborto farmacologico approda all’Annunziata. Fem.in. “Abbiamo il diritto di scegliere”

Ad aprile del 2019 presentavamo la petizione per l’aborto farmacologico. Da allora non abbiamo mai smesso di ripetere che scegliere è un nostro diritto, che le condizioni drammatiche della sanità calabrese non possono e non devono diventare la scusa per non pretendere gli stessi servizi che vengono offerti nel resto d’Italia.

L’aborto farmacologico, rispetto a quello chirurgico, è un metodo molto più economico per il sistema sanitario, molto meno invasivo per la donna e prossimamente sarà disponibile all’Annunziata. Chi vorrà evitare un intervento chirurgico per interrompere la gravidanza, avrà la possibilità di assumere la pillola Ru486, qui a Cosenza, senza macinare centinaia di chilometri lontano da casa.
La petizione di Aprile scorso è servita a smuovere l’immobilismo delle istituzioni, che negli ultimi anni hanno reso il servizio di I.V.G. della nostra città, un salto ad ostacoli. Liste d’attesa lunghissime e un solo medico non obiettore di coscienza in tutta l’azienda, che operava nella sede di Rogliano, dove in caso di emergenza non era disponibile neanche un cardiologo.
Da oggi le donne di Cosenza e provincia sono un po’ più libere, perché l’aborto è un diritto inalienabile, ottenuto grazie al coraggio e alla lotta di migliaia di donne.
La fumata bianca è arrivata ieri, dopo un tavolo con la direttrice sanitaria Bettelini dell’Azienda Ospedaliera, che ci ha comunicato che il farmaco Ru486 è stato finalmente adottato.

È un passo importante. Dimostra che pretendere una sanità migliore è possibile.
Dimostra che lottare per i propri diritti paga ed è per questo non ci fermeremo qui.

Femi.In. Cosentine in lotta