Cosenza, lavori a Viale Parco. Milena Gabriele: “Nessuna ispezione al cantiere: cosa si nasconde?”

Stamattina la signora Milena Gabriele, leggendo la Gazzetta del Sud, ha avuto un sussulto. La signora Milena è la titolare della stazione di rifornimento su Viale Parco, per la quale ha presentato ricorso al Tar per chiedere la riapertura del traffico. Lo capiscono tutti che la decisione del Comune le ha tolto ogni possibilità di lavorare ma a Cosenza, si sa, vige ancora il codice di procedura Occhiuto-Spagnuolo e quindi si opera al di là della legge.

Milena Gabriele contesta il titolo della Gazzetta ovvero “Lavori fermi su viale Mancini, periti ispezionano il cantiere” semplicemente perché non è vero. Nell’articolo si afferma che ieri ci sarebbe stato il sopralluogo del perito nominato dal capo della polizia stradale affinché porti a termine le verifiche chieste dalla prima sentenza del Tar sul ricorso. E si aggiunge che il sindaco avrebbe sospeso cautelativamente i lavori in attesa di queste verifiche. Ma Milena Gabriele spiega nei dettagli perché l’affermazione è falsa.

“Nella giornata di ieri – afferma Milena Gabriele – è stato nominato l’ingegnere Pasquale Maurelli da Bari, che quindi non poteva trovarsi ieri stesso a Cosenza per fare il primo sopralluogo. E’ bene ricordare che il Tar ad oggi non ha dato nessun blocco e nessuna sospensione sui lavori perché si pronuncerà il 30 gennaio 2019″.

Ieri in molti a Cosenza hanno visto diverse persone gravitare su Viale Parco insieme al responsabile della ditta, ma tra questi non c’era e non poteva esserci il perito nominato dalla polizia stradale e c’erano invece i tecnici del Comune di Cosenza.

“È vero – continua Milena Gabriele -: ieri sette persone tra tecnici del Comune ed il responsabile della ditta hanno fatto un sopralluogo su Viale Parco/Mancini ma non era assolutamente attinente al mio ricorso come hanno scritto sul giornale. Anzi, le dirò di più: di sicuro stanno utilizzando il mio ricorso per nascondere il vero motivo del blocco dei lavori. E vogliono far passare il sindaco come colui che rispetta la legge quando fanno scrivere al giornale all’ultimo paragrafo, quasi a mo’ di beffa, che “…il Comune evidentemente ha sospeso i lavori in via cautelativa…”.

Riepilogando, come scrive sul suo profilo Fb Matteo Olivieri, “a distanza di ormai quasi 3 mesi dalla chiusura del Viale, con lavori finti e mai iniziati realmente (se non per la pantomima di aver visto mezzi da scasso mandati a rimuovere la striscia di cemento centrale e poi prontamente andati via), e nonostante la foto dello stesso giornale sia eloquente di suo a dimostrare la desolazione sovrana che regna su Viale Parco, ebbene il giornalista riesce a scrivere la sua perla del giorno: “Il Comune evidentemente ha sospeso i lavori in via cautelativa” (ultimo paragrafo) in attesa del giudizio del TAR. La realtà è esattamente opposta, ovvero il ricorso al Tar è stato proposto proprio perché era stata chiusa la strada senza alcun inizio di cantiere”.

La domanda allora nasce spontanea: cosa nasconde (come al solito) il cazzaro? Che cosa hanno trovato scavando sotto il viale gli operai? Che cosa devono nascondere? Che cosa non si può dire? Indagheremo, come al solito, ma per fortuna la polizia stradale non ha nominato nessuno di Cosenza ma addirittura uno che vive e lavora a Bari lontano dalla Calabria. Dev’essere per questo che Occhiuto corre ai ripari e mette addirittura le mani avanti, quasi a dire “pensateci voi”. Ma anche in questo caso le bugie hanno le gambe corte e la verità verrà a galla.