Cosenza, le magie della Succurro: come ti vrusciu l’artista

Ormai è un classico: fatto l’articolo arriva lo sgamo. A proposito della Succurro e delle sue associazioni.

Scrivevamo ieri della strana vicinanza dell’associazione culturale “Cosenza Autentica” all’assessore. Adesso vi raccontiamo quello che i diretti interessati ci hanno detto in merito a “collaborazioni” con il duo.

Siamo a dicembre del 2015 ed è già campagna elettorale. Occhiuto sarà sfiduciato da lì a qualche mese. Ma le promesse elettorali già fioccano. Occhiuto sta costruendo al sua gioiosa macchina da guerra fatta di promesse e pagherò.

In tutto questo la sua corte si muove alla ricerca di clienti e voti. Tra questi la più impegnata è la Succurro. Aiutata nell’opera dal presidente dell’associazione “Cosenza Autentica” Giulio Melicchio. Sono in corso, come ogni anno, le famose iniziative di “Buone feste cosentine” e l’associazione è impegnata nella gestione del “Villaggio degli Elfi”. La stupefacente Succurro nel mentre, è impegnata a reperire voti attraverso il coinvolgimento di artisti con la promessa di esibizione e guadagno.

Tra i tanti fan di Mario Occhiuto, in quel periodo, c’è il famoso musicista cosentino trapiantato in America, Enrico Granafei. Che non nasconde le sue simpatie per Occhiuto. E così, come succede a tanti, viene subito reclutato dalla Succurro con una bella promessa di esibizione lautamente pagata. Del resto, Enrico è già loro cliente. E inserisce una data dell’artista nell’ambito di Buone feste cosentine: il 20 dicembre al teatro Rendano Granafei presenterà il suo spettacolo, “offerto dall’amministrazione comunale gratuitamente a tutti i cosentini” (citazione testuale).

“New York Parigi Cosenza” è il concerto che Granafei propone sul palcoscenico del teatro, accompagnato da un trio e da due giovani cantanti francesi, Alice e Cecile, ai cosentini.

Tutto bene, bellissima serata e ci vediamo tra qualche settimana per la liquidazione dice la Succurro a Granafei.

Ma c’è un problema: Granafei e le sorelle francesi non possono fatturare. Non c’è problema dice la Succurro: possiamo fatturare tutto con l’associazione di Melicchio. E Granafei accetta. Solo che gli accordi economici tra Granafei e Melicchio restano orali.

Veniamo al piano economico della serata come dice la determina dirigenziale n.319 del 2016.

Una volta liquidati i 10.500 euro al signor Melicchio, Granafei chiede il dovuto e qui, il fan di Occhiuto Granafei trova la sorpresa, che facciamo raccontare direttamente ai diretti interessati:

Questo è quello che abbiamo chiesto al presidente dell’associazione Cosenza Autentica, Giulio Melicchio

Questo invece è quello che dice Enrico Granafei

Insomma il presidente Giulio Melicchio dice di aver pagato il cachet di Enrico, mentre Enrico dice di non aver avuto il dovuto, ovvero 1400 euro. Resta il fatto però che non si capisce al netto di questo, come si arriva a 10.500 euro. E poi la cosa veramente grave di tutta questa storia che dimostra l’avvenuto baratto elettorale è che più organizzare cultura, la gestione Succurro sembra il mercato della frutta. Non è importante chi sei, quanto vali e che fai, ma se voti oppure no, se sei amico degli amici oppure no.  E come al solito, visto che c’è Spagnuolo, tutto finisce in cavalleria. Specie con la stupefacente Succurro.

GdD