Cosenza, l’opposizione che diventa maggioranza e l’arte della guerra

di Stefano Catanzariti – Comitato Piazza Piccola – 

È terminato il consiglio comunale dove si parlava della Ztl (zona a traffico limitato) nel centro storico. Un consiglio che è lo specchio di questa città, dove il sindaco fa il mattatore parlando per quasi mezz’ora, relegando l’opposizione a 5 minuti quasi inutili.

Abbiamo consegnato la nostra lettera a tutti gli organi di competenza ed anche all’opposizione. La carenza di discussione, democrazia e partecipazione è chiara e palese. Il sindaco parla di scelte impopolari, ma sbaglia i termini. Infatti non si tratta di scelte impopolari, ma di imposizioni prive di buon senso che ci auguriamo per il bene del centro storico possano portare i frutti da lui annunciati, altrimenti saranno come al solito i cittadini a pagarne le conseguenze.

Se tutto ciò è possibile è dovuto soprattutto al fatto che chi dovrebbe rappresentare l’opposizione si è giocato la faccia e la credibilità, ma soprattutto rappresenta le stesse dinamiche e idee della maggioranza nella maggior parte dei casi. Vuoi perché alcuni siedono li da troppo tempo, vuoi per gli errori perpetuati nel corso degli anni, vuoi perché rappresentano un partito che ha tradito e svenduto l’Italia con leggi come la buona scuola, lo sblocca Italia, legge Fornero, jobs act, decreto Minniti (scusa se è poco) che abbiamo vissuto e pagato sulla pelle.

Pensare di poter cambiare il corso delle cose, rincorrendo chi governa è da sciocchi. Così come pensare che l’idea di città e di comunità si costruisce in campagna elettorale. Tutto ciò rende inesistente e inconsistente l’opposizione, che farebbe bene a passare in maggioranza visto che su molti punti il programma è condiviso e sposato appieno.

Tutto ciò per dire cosa? Per recriminare un tradimento ad un partito che non ci ha mai rappresentato né sostenuto? Per chiedere un cambiamento ad un partito che non andrebbe riformato ma bensì distrutto dalle fondamenta fino alla cima ? Niente di tutto ciò, ma soltanto per far capire e comprendere attraverso questa semplice analisi che fanno parte anch’essi del problema, che se ora si parla di centro storico ed è parte quotidiana dell’agenda politica cittadina il merito è solo e soltanto di chi in questi anni ha spinto e anche tanto per pretendere dignità.

Lo abbiamo fatto mostrando le reali condizioni, mettendo a nudo le problematiche, resistendo e rilanciando giornalmente per pretendere diritti e doveri. Una battaglia che ha fatto sì che si parlasse quotidianamente del centro storico e che ha avuto la forza di dare voce alle esigenze e problematiche degli ultimi. Non bisogna camminare né avanti e né dietro agli altri, ma di fianco, spalla a spalla. Perché bisogna scendere in basso, sporcarsi le mani e cumu si dicia cca (facci i spise). Restando in tema di consigli, vi consiglio di leggere il sun tzu (arte della guerra), non per dover combattere contro qualcuno ma soprattutto per poter conoscere e combattere se stessi.