Cosenza, magagne all’Asp. Caso clinica Santa Lucia: la Bernaudo beccata con le mani nella marmellata e la Finanza “a comando”

Magagne all’Asp di Cosenza. La Bernaudo beccata con le mani nella marmellata…

Il giorno stesso della pubblicazione di un nostro articolo sui favoritismi all’interno della “spedalità privata”, Giuliana Bernaudo ha provato a (far finta) di mettere mano all’illegalità nel rapporto con la “Casa di Cura Santa Lucia”. Una pezza peggiore del buco.

È il 27 febbraio 2021 e “Iacchite’” pubblica un articolo che svela il vero volto della Bernaudo (http://www.iacchite.blog/cosenza-cliniche-col-fiato-sul-collo-il-patto-bernaudo-paolini-e-lansia-del-gattopardo/), la comandante della “spedalità privata” all’interno dell’Asp di Cosenza, l’ufficio più importante che c’è. In quell’articolo ci sono il vero volto ma anche le vere trame di potere con la pupa dei boss (guidata dall’avvocatone e scagnozzo dei boss Enzo Paolini) a decidere quale clinica andare ad ispezionare e quale invece lasciarla pascere negli affari e nell’illegalità. Ovviamente la Bernaudo esegue direttive, ordini e trame di altri loschi figuri ed è per questo che la lasciano lì su quella poltrona. Perché tutti sanno che non ha i titoli per guidare quell’ufficio così importante e così pieno di euro, visto che è solo una biologa e sta lì solo perché il Gattopardo della procura è corrotto fino al buco del culo flaccido e cadente che si ritrova.

Riassumendo: siccome tutti (compreso il Gattopardo di cui sopra) lo sanno che non ha i requisiti non la toccano, la lasciano al vertice della “spedalità privata” semplicemente perché è ricattabile e va bene così ai boss paramafiosi della sanità privata. In quell’articolo del 27 febbraio 2021 si descriveva come la pupa avesse, sotto dettatura, delle preferenze per alcune strutture. Bene, anzi male. Perché il giorno stesso della pubblicazione dell’articolo, la Bernaudo che fa? Prova immediatamente a mettere una clamorosa pezza dentro il suo ufficio ma è una pezza che, se possibile, si rivela peggiore del buco. Molto peggiore. Più o meno come essere beccati con le mani nella marmellata nel pieno della degustazione del barattolo, salvo poi non fare in tempo a chiuderlo e restare con le mani imbrattate e ‘mbacchiuse.

Attivazione procedure di vigilanza Società Casa di Cura S.Lucia srl” è l’oggetto di un documento firmato da Bernaudo e indirizzato al commissario dell’Asp La Regina e al presidente della commissione autorizzazione/accreditamento Buccomino. In questo documento, come d’incanto (ma d’incanto non è perché viene subito dopo il nostro articolo), ci sta scritto che si avviano le normali procedure ispettive nei confronti delle prestazioni rese da questa clinica così da poter procedere alla ricezione e alla liquidazione delle fatture. Una prassi, una semplice e banalissima prassi. Ma che, a ben vedere, prassi non è affatto nel losco rapporto tra “spedalità privata” e clinica Santa Lucia.

Il perché è presto detto, un perché che l’avvocatone-scagnozzo Enzo Paolini conosce benissimo. La Casa di Cura Santa Lucia, e la Bernaudo lo sa molto bene, non ha i requisiti per poter essere autorizzata alle prestazioni (Apa/Pac). Da qui un compromesso raggiunto che possiamo sintetizzare così. Tu, clinica Santa Lucia, non hai i requisiti quindi io, Asp, non ti pago ma non vengo nemmeno a controllare per tramite della “spedalità privata” della pupa dei boss se nel frattempo stai operando o meno lo stesso. Ti lascio fare, ti lascio incassare al di fuori dell’autorizzazione e infatti non ti pago ma non ti mando nemmeno i controlli. Un occhio chiuso di qua e uno di là e tutti sono felici e contenti. Finché non esce quell’articolo che allarma la Bernaudo. La quale, il giorno stesso, prova con la pezza peggiore del buco. Invia richiesta ispettiva di regolare invio di documentazione alla Santa Lucia così poi da avviare la pratica di liquidazione. Proprio come si deve fare per prassi e proprio invece come non si è mai più fatto con la Santa Lucia. Come se la Bernaudo avesse conosciuto la Santa Lucia proprio quel 27 di febbraio del 2021.

Quando si dice le mani nella marmellata per Giuliana la “sperta”. Il più classico dei barattoli, peraltro lasciato aperto. Così anche il Gattopardo, che ogni tanto fa finta di uscire dal letargo e lo fa quando gli conviene e per pararsi il culo, ne può assaggiare un pezzetto se vuole. O magari lo avrà già assaggiato… sperando che sia finito a diarrea… Nel frattempo, le cose sono andate avanti e così prima la clinica Santa Lucia è stata costretta a chiudere, con gli interventi oculistici che come per magia venivano “spostati” in una delle tante cliniche de iGreco (https://www.iacchite.blog/cosenza-sanita-venduta-igreco-dettano-legge-allasp-con-i-loro-affiliati-e-ora-rubano-anche-gli-interventi-oculistici/). Ma dopo qualche mese e con l’insediamento del nuovo commissario dell’Asp Antonello Graziano da Rossano, della dinastia degli Strafalaria, ha improvvisamente “riaperto”. E sapete cos’è successo? Incredibile ma vero: la Finanza, altrettanto improvvisamente, s’è accorta dell’esistenza della clinica Santa Lucia!!! E visto che i finanzieri saranno stati certamente “armati” da alcuni signori pezzenti arricchisciuti siamo molto curiosi di vedere come andrà a finire.