Cosenza. Sanità venduta, iGreco dettano legge all’Asp con i loro affiliati e ora “rubano” anche gli interventi oculistici

Egregio Direttore,

vorrei segnalarVi a proposito di sanità corrotta, due soggetti che insieme ai soliti politici da strapazzo determinano le sorti della sanità cosentina.

Mi riferisco al Dr. Giorgio Meo, direttore facente funzioni ( abusivo ) del governo della rete degli erogatori cliniche private di Cosenza e il Dr. Marchitelli Francesco, direttore amministrativo dell’Asp di Cosenza (che già avete “dipinto” nei mesi scorsi come elemento della Banda Bassotti insieme a due politicanti e faccendieri come Ferdinando Aiello e Giuseppe Mazzuca).

Ebbene caro Direttore, i due soggetti sopra nominati – Meo e Marchitelli – sono chiaramente sul libro paga dei famosi iGreco ed agiscono solo dopo aver preso ordini dagli stessi.

Le prove delle loro malefatte sono riconducibili a concessioni di extra budget regalati con contratti aggiuntivi di prestazioni riferite all’anno 2021.

Infatti i suddetti signori senza colpo ferire hanno stipulato un contratto extra al gruppo iGreco per farsi pagare le prestazioni oculari che hanno rubato alla concorrenza, ossia alla clinica Santa Lucia.

Io non sono riuscito a farmi operare alla Santa Lucia, nonostante il mio diritto sancito dalla Costituzione sulla libertà di scelta, perché la Santa Lucia non poteva operare in regime di convenzione per un blocco delle prestazioni.

Non riuscivo a capire il perché. Dopo circa una settimana, sono stato contattato dal personale de iGreco della clinica Sacro Cuore e mi hanno invitato ad operarmi da loro, ho risposto che ero in lista alla Santa Lucia, e loro con un sorriso sarcastico, mi hanno risposto che se volevo essere operato dovevo andare da loro perché la Santa Lucia era chiusa.

Schifato da un simile atteggiamento mi rivolgo ad un amico all’Asp che in modo confidenziale mi risponde che la Santa Lucia è stata bloccata dai dottori Meo e Marchitelli perché hanno interessi economici con iGreco.

Sono nauseato e mortificato e mi chiedo come mai la magistratura non interviene o meglio lo so bene: è chiaro che la magistratura cosentina è corrotta, come scrivete da anni, e che questi soggetti sono “coperti” anche al di fuori dei confini della nostra regione.

Morale della favola: per evitare di entrare in quella clinica, sono andato ad operarmi a Pisa da mia figlia, che mi ripete sempre la stessa cosa, ossia che la Calabria è corrotta e fino a quando ci saranno questi mafiosi a dettare legge insieme ai magistrati corrotti (nessuno escluso, purtroppo) che li “coprono” non ci sarà mai futuro per le persone educate e perbene.

Lettera firmata