Cosenza, piazza Scarpelli: “Trentamila, mi manda (Nicola) Mazzuca”

In principio, la parola d’ordine per farsi finanziare da Mario Occhiuto con decine e decine di affidamenti diretti era: autospurgo. Chi di noi non ha mai avuto un problema con perdite idriche e reti fognanti a pezzi? Basta fare un giro in città per rendersi conto di quanto sia diffusa questa magagna.

Non tutti sanno, però, che il mezzo in dotazione a Palazzo dei Bruzi deputato ad aggiustare le falle è stato in riparazione per più di un anno.

Di solito, quando viene segnalata una perdita o si rompe una fogna, il Comune manda direttamente il suo mezzo appoggiandosi alle imprese private solo quando c’è emergenza.

Ebbene, prima che finisse la pacchia e prima che Iacchite’ denunciasse questo schifo, la finta emergenza è andata avanti per più di un anno con il mezzo autospurgo del Comune malinconicamente parcheggiato per tutto questo tempo nella zona industriale di Rende. Tante le ditte che si sono “arricchite” grazie ai “giochini” del cazzaro che continua a fare il sindaco di Cosenza solo ed unicamente per gli amici e gli amici degli amici.

EDILPERRI E MAZZUCA: LAVORI PER QUASI 5 MILIONI DI EURO

Ma le imprese che realizzano i maggiori affari sono state soprattutto due: la EdilPerri e l’impresa di Nicola Mazzuca, che a sua volta controlla anche la SC Costruzioni.

L’impresa EdilPerri ha già conquistato da tempo le cronache dei giornali.

Quando esplose lo scandalo del Viale Parco e si scoprirono sotto la superficie del terreno rifiuti urbani e speciali, sacchetti di plastica, ritagli di tessuto, lattine, copertoni d’auto, carcasse di elettrodomestici e telai di autovetture, toccò proprio alla ditta EdilPerri portare a compimento i lavori di ripristino e smaltire tutta la massa dei rifiuti.

Senza voler scomodare nessun “potente”, era già evidente che questa impresa aveva le mani in pasta ed era molto considerata dal sistema di potere.

Sono passati un po’ di anni e la EdilPerri, superata quella fase, ha viaggiato a lungo a braccetto di un’altra impresa che movimenta parecchio denaro, cioè quella del geometra Nicola Mazzuca. Spesso e volentieri, Palazzo dei Bruzi ha assegnato determine a entrambe le imprese per gli affidamenti diretti riguardanti le riparazioni delle fogne e le perdite d’acqua, molto frequenti in città.

L’analisi delle determine porta alla luce numeri impressionanti.

L’impresa Mazzuca ha avuto liquidazioni per 878mila 941 euro e ha già somme impegnate per 1milione 914mila euro. Il totale fa 2milioni 793mila euro!!!

Quanto alla EdilPerri, ha avuto già liquidati 648mila euro e ha impegni di spesa per 1milione 451mila euro. Per un totale di 2 milioni e 99mila euro. Unendo le forze, dunque, si sfiorano i 5 milioni di euro.

Dopo l’arrivo di Iacchite’, con contestuale sputtanamento, Occhiuto è stato costretto a mettere a cuccia per qualche tempo il temerario geometra Mazzuca ma, nel mese di settembre, ecco che siamo venuti a conoscenza del nuovo “giro” di soldi.

Sono infatti apparse sull’albo pretorio on line del Comune di Cosenza alcune determine di somma urgenza che dire strane, è dire poco. Le determine in questione, la numero 1467/2017, e la numero 1468/2017, pubblicate il 13 luglio 2017, fanno riferimento ad urgenze relative “al diffuso dissesto idrogeologico verificatosi nei giorni 11 e 12 novembre del 2016 sul territorio cittadino”.

La prima, n. 1467, si riferisce a: frana avvenuta nel quartiere Portapiana, smottamento carreggiata strada a contrada Guarassano, frana nel Vallone di Rovito, frana in via Romualdo Montagna, e micro frane per tutto il territorio cittadino. La seconda, n. 1468, si riferisce a: le stesse cose della determina precedente.

Non si capisce davvero come possa una somma urgenza del novembre scorso –  definita tale per via dell’urgenza dei lavori da cui dipende l’incolumità dei cittadini –  apparire dopo 8 mesi come se quell’emergenza fosse ancora in atto…Già questa circostanza pone una serie di domande: ma queste frane, in questi otto mesi, sono state rimosse, sono rimaste lì, i luoghi sono stati messi in sicurezza? E se i lavori sono avvenuti nel novembre scorso, chi li ha autorizzati e pagati dato che, come dicono le determine, non si è potuto procedere allora perché non c’erano i soldi che sono stati trovati solo adesso? Allora, di che emergenza stiamo parlando?

Fatto sta che il geometra Nicola Mazzuca, stavolta senza… Perri, ha totalizzato la cifra di 89mila euro non si capisce come e non si capisce perché.Voi pensate che sia finita? Ma neanche per idea. Nicola Mazzuca ha una figlia, Federica, che svolge la professione di ingegnere e dall’albo pretorio si apprende che le è stato affidato l’incarico della progettazione definitiva ed esecutiva nonché la direzione dei lavori del celeberrimo progetto di riqualificazione di piazza Riforma ormai ribattezzata da tutti i cosentini piazza Scarpelli dal cognome del noto businessman che ha le mani in pasta nel mattone, nella sanità, nella ristorazione e nella movida e chi più ne ha più ne metta. Incontrastato ras di tutto il quartiere. Prestazioni professionali per poco più di 30mila euro, che arrivano a 40mila con Iva e Inarcassa. Della serie: “Trentamila, mi manda Mazzuca”. Il geometra Mazzuca deve avere, dunque, qualche santo importante in paradiso. Chi? Si dice che il geometra più pagato dal Comune di Cosenza abbia un solidissimo rapporto con il sindaco Occhiuto per interessi legati a una serie di palazzi, uno in particolare sul quale stiamo raccogliendo informazioni. Che poi sarebbe lo stesso dove il signor cazzaro risiede, abita o dimora… Fate un po’ voi. E le stelle – come sempre -stanno a guardare.