Cosenza, salviamo l’Unità di Ricerca Biotecnologica e mandiamo a casa i vertici dell’Azienda Ospedaliera

di Ornella Nucci

Le cause difficili sono quelle che mi piacciono di più. La causa di oggi è salvare l’Unità di Ricerca Biotecnologica, che gli attuali vertici dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza vorrebbero smantellare, per trasferire il Laboratorio Specialistico di Ematologia a quello quello Centrale.

Il tutto nel nome di un contenimento di costi, dettato da un recente decreto del Commissario ad acta, targato Cotticelli e Crocco

Ed, allora, è bene che si sappia:

  1. Che i biologi che lavorano presso l’URB e garantiscono la diagnosi ai pazienti ematoncologici sono pagati dall’AIL e non dall’Azienda Ospedaliera;
  2. Che, da almeno due anni, l’AO non bandisce neppure più le gare per l’approvvigionamento dei reagenti ed è l’AIL Cosenza FAS ad averli pagati con fondi propri;
  3. Che tutte le strumentazioni in dotazione dell’URB sono state acquistate con fondi della ricerca e non possono certo esserci requisite, come pure hanno provato a fare (ieri si sono presentati all’URB e sono stati elegantemente invitati a tornare con documenti in mano e non con commesse verbali di Vaccarella (primario del Laboratorio Centrale), che spende il nome della Bettelini;
  4. Che, alla fine di ogni anno, è l’Azienda Ospedaliera e non l’AIL ad incassare i corrispettivi delle impegnative, per circa 500mila euro;

Ed, allora, non ci vuole un genio per capire che, nel trasferimento, i costi non possono che lievitare.

Quelli  che non lieviteranno, invece, saranno gli standard diagnostici, perché il laboratorio centrale – a dispetto di quanto vorrebbe far apparire – non gode delle stesse certificazioni che, invece, alle nostre biologhe sono state rilasciate da Enti terzi, di livello nazionale ed internazionale.

Certificazioni che sono un suggello di garanzia e competenza e significano che, quando una diagnosi esce dal nostro laboratorio, c’è da stare tranquilli per la sua correttezza.

Correttezza e tempestività della diagnosi, per un tumore del sangue, spesso significano salvare la vita.

Simonetta Bettelini

E, di fronte a questo, care signore del Nord, Panizzoli e Bettelini, non ci sono decreti commissariali che tengano.

Soprattutto se i provvedimenti che vi accingete a firmare, come già annunciato, aprono le porte alla Corte dei Conti

Tornate a casa. Tanto, avete fatto avanti-indietro in piena emergenza COVID! Cosa volete che sia un ultimo viaggio di sola andata!

Ail Cosenza non si lascerà intimorire dall’arroganza di chi, nel nome di un “risparmio” (che non ci vuole un genio per capire che non ci sarà), sta per mettere a repentaglio i livelli di eccellenza della diagnostica ematologica garantiti dall’#Unita #di #Ricerca #Biotecnologica!
Simonetta Bettelini, torni pure a casa! Non sentiremo la Sua mancanza. E si porti anche la Giuseppina Panizzoli, che sembra il suo vice, invece che il Commissario di nomina ministeriale!