STUTAMULI TUTTI: CONTINUA LA MOBILITAZIONE
Poco più di un mese fa, il 24 settembre scorso, in oltre 3000 persone abbiamo invaso le strade di Cosenza per manifestare la nostra contrarietà alla visita dell’ex ministro Salvini. A seguito di quella riuscitissima mobilitazione si è resa evidente la necessità di continuare un percorso di opposizione alla malapolitica che amministra la nostra città e la nostra regione. Da destra a sinistra. Uno dei drammi peggiori è quello relativo alla sanità. Un sistema al collasso le cui cause sono tutte da ricercare nella malagestione della politica che ha inteso il settore sanitario pubblico come un affare privato, attraverso il quale fare soldi e clientela. Condannandoci ad una gestione commissariale che non ha apportato nessun miglioramento.
Si continuano a tagliare i servizi per mettere a posto i conti in rosso. I presidi sanitari territoriali continuano ad essere depotenziati o chiusi, le assunzioni sono bloccate, i livelli essenziali di assistenza non sono garantiti. Oltre 70mila calabresi ogni anno sono costretti ad emigrare per curarsi e ciò ha un costo per le casse della Regione pari a circa 300 milioni. Siamo stanchi di tutto ciò e non possiamo assistere inermi. Oggi, giovedì 31 ottobre alle ore 10 ci troveremo sotto la sede dell’ASP di Cosenza per denunciare, a gran voce, lo stato pietoso in cui versa la Sanità regionale, chiedendo di essere ricevuti dai vertici dell’azienda.
Come cosentine e cosentini, nei prossimi mesi, si troveremo costretti a pagare le conseguenze del dissesto finanziario, primo nella nostra storia della città.La malagestione delle casse comunali da parte dell’ amministrazione Occhiuto e di quelle precedenti esporrà la città al rischio di una vera e propria crisi sociale.
Il piano quinquennale di riequilibrio, che metteranno in campo i commissari, comporterà il possibile taglio dei servizi considerati non indispensabili quindi le mensa scolastiche, gli scuolabus,i contributi fitto casa, i centri per anziani e l’assistenza alle persone diversamente abili. A pagare il dissesto saranno ancora una volta le fasce più deboli della nostra città. Chi, come il sindaco, dice che nulla cambierà mente sapendo di mentire. La responsabilità del fallimento del Comune è anche di una finta opposizione consiliare colpevolmente ridicola,silente e inetta. Annunciamo già da oggi che il giorno in cui il Consiglio comunale ratificherà il dissenso finanziario della città saremo in presidio in Piazza dei Bruzi. La città prende parola. Stutamuli tutti