Cosenza, Viale Parco. “Il cantiere è di Occhiuto”: Milena Gabriele smaschera le bugie del sindaco e lo diffida

Con banali pretesti il sindaco di Cosenza tenta di non uniformarsi al provvedimento con cui il TAR Calabria – sospendendo l’efficacia esecutiva di tutti i provvedimenti impugnati – ha inibito – allo stato – l’esecuzione dei lavori su Viale Parco e la conseguente revisione degli elaborati progettuali. Tutto nel rispetto degli interessi di Milena Gabriele – la quale – a causa dell’illegittimo operato posto in essere dal Comune di Cosenza – ha riportato danni di consistente entità in ordine ai quali andrà a proporre apposita azione risarcitoria.

La responsabilità del Comune di Cosenza – e per esso del sindaco stesso – circa l’illegittima prosecuzione di lavori ricorre e sussiste anche se il signor sindaco riferisce che “il cantiere è della Regione” sicché al Comune che egli rappresenta non è ascrivibile alcuna responsabilità.
La verità, però, è ben altra!!!

Il cosiddetto Parco del Benessere è un’opera voluta e pretesa dal sindaco ed i lavori illegittimi eseguiti ed eseguendi sono frutto di decisioni personali del sindaco, neppure minimamente oggetto di determinazioni della Regione.
In pari data gli avvocati Funari e Domanico hanno inoltrato diffida al Comune di Cosenza ed alla Regione Calabria invitandoli ad attenersi al letterale pronunciato del TAR Giudici Amministrativi.

Copia della diffida è stata inviata alla Procura di Cosenza anche per verificare se, nello specifico, il sindaco del Comune di Cosenza abbia già consumato condotta contraria all’art.650 cod. penale norma che punisce l’inosservanza ad un ordine dell’Autorità Giudiziaria.
La realtà delle cose è che i lavori non possono, al momento, proseguire.
Il Comune, se lo ritiene, può appellare, la decisione del TAR al Consiglio di Stato ma, al momento, resta pienamente vincolato al pronunciato dei giudici amministrativi.

IL TESTO DELLA DIFFIDA