Covid. Nuovo Dpcm: la lista dei negozi senza green pass dal 1° febbraio e gli esercizi vietati ai No vax

Alimentari, edicole, farmacie, benzinai, articoli per animali. Il nuovo Dpcm con la lista dei negozi in cui si potrà entrare senza il green pass base dal primo febbraio è in arrivo. E tra oggi e domani il presidente del Consiglio Mario Draghi lo firmerà. L’elenco dei pubblici esercizi in cui sarà possibile entrare senza Certificazione Verde Covid-19 comprenderà i mercati all’aperto ma non i tabaccai. Sì alle farmacie, mentre per i centri commerciali si valuta la possibilità di lasciare libero l’accesso agli ipermercati ma non negli altri negozi. Tra le attività consentite senza Green pass c’è anche la pubblica sicurezza. Ovvero la possibilità di sporgere denuncia nei commissariati e dai carabinieri.

L’elenco degli esercizi, la sicurezza e la salute

Il nuovo decreto ministeriale di Draghi che porterà nuove restrizioni a partire dal primo febbraio è quindi quasi pronto. Secondo le ultime indiscrezioni il ministero dello Sviluppo Economico era intenzionato ad allargare le maglie, includendo nel pacchetto, ad esempio, edicole e tabaccai, nonché i negozi più in generale, tra questi, ad esempio, fiorai, cartolerie, vivai, fotografi, librerie, esercizi dove si vendono giocattoli piuttosto che articoli sportivi. Dunque tutte quelle realtà al dettaglio riportate nell’elenco 23 allegato al Dpcm del 2 marzo 2021. Alla fine è arrivato l’accordo con il ministero della Funzione Pubblica e quello della Sanità. Alla base dell’intesa la decisione di esentare anche le edicole all’aperto, i mercati rionali, i commercianti ambulanti e i benzinai.

Il Dpcm – previsto dall’ultimo decreto Covid che ha introdotto, tra l’altro, l’obbligo di vaccino per gli over 50 – dovrebbe in generale distinguere tra attività commerciali all’aperto e al chiuso, e individuare quelle necessarie “per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona” solo nell’ambito delle attività al chiuso. Queste quindi le regole in vigore dal primo febbraio:

  • la lista dei negozi senza Green pass base comprende alimentari, supermercati, ipermercati, farmacie, parafarmacie, edicole, benzinai, negozi di carburante per il riscaldamento, articoli per animali, ottici, mercati all’aperto; le tabaccherie sono escluse, a meno che non si trovino all’interno di strutture più grandi o all’aperto;
  • per quanto riguarda la sicurezza, si potranno presentare denunce anche se non si è possesso del certificato; si potrà anche testimoniare in un processo;
  • per ospedali e visite mediche, saranno consentite senza Green pass in caso di necessità e urgenza; per le visite programmate invece il lasciapassare base diventa obbligatorio.

Le deroghe e le date

Il Green pass base sarà necessario anche per entrare negli uffici pubblici, in banca e alle poste. Dal 20 gennaio l’ultimo decreto, del quale il Dpcm in via di approvazione rappresenta un completamento, ha poi stabilito che il Green Pass base rilasciato a vaccinati e «tamponati» sarà indispensabile anche per andare a farsi i capelli da barbieri e parrucchieri o le unghie dall’estetista, oltre che nei negozi di cosmetica. Anche pescherie, macellerie e negozi di surgelati sono esentati dall’obbligo di esibizione del Green pass base. Così come per acquistare nelle farmacie e nelle parafarmacie medicinali o prodotti per la cura della persona. Come creme, deodoranti, spazzolini, assorbenti, prodotti per l’infanzia. Mentre per le sigarette il divieto vale anche per i bar in cui sono presenti distributori automatici. Il calendario delle nuove regole in arrivo prevede dunque questo scadenzario:

  • dal 20 gennaio servirà il Green pass base o rinforzato per andare dal parrucchiere, dal barbiere o dall’estetista;
  • il 31 gennaio termina lo stop per le discoteche;
  • dal primo febbraio il pass base o rinforzato servirà per entrare nei negozi e negli uffici pubblici. Il primo febbraio scattano anche le sanzioni da 100 euro una tantum per chi non si è vaccinato;
  • il 15 febbraio scatta l’obbligo di presentazione del Green pass rafforzato sul luogo di lavoro;

Repubblica ricorda oggi che a partire dal primo febbraio in tutti i locali rimasti fuori dalla lista bisognerà quindi avere un certificato da tampone negativo valido per 72 ore se il test è molecolare e per 48 ore se antigenico. Oppure un Green Pass da guarigione o da vaccino che, sempre a partire dal primo febbraio, durerà per soli sei mesi con effetto retroattivo (scadrà insomma anche a chi ha superato l’infezione o ha ricevuto la somministrazione da più di 180 giorni). Da quella data un certificato, per effetto del precedente decreto, sarà richiesto anche negli uffici pubblici, nei servizi postali e in banca.

La stretta sui No vax

Quindi, sintetizza oggi La Stampa, la lista dei negozi in cui potranno andare i non vaccinati è piuttosto stringata. Senza Green pass base si potrà entrare solo in alimentari, supermercati, ipermercati, farmacie e parafarmacie. Si potranno frequentare mercati rionali, mercatini e bancarelle. I giornali si potranno acquistare nelle edicole all’aperto ma non in quelle al chiuso. Potranno acquistare le sigarette nei corner dei market della Grande Distribuzione. E potranno usufruire di tutte le urgenze mediche. Ma per i normali controlli sarà necessario il green pass.