Cozzolino prepara il solito biltz contro gli spinelli per nascondere i suoi intrallazzi

Quel marlonbrando di un Cozzolino

Se fosse un film western direi a quell’ ammanicato sceriffo di Cozzolino di togliersi la stella e di affrontarmi da uomo a uomo. Ma purtroppo questo non è un film e quel pusillanime di Cozzolino continua imperterrito a nascondersi dietro la “stella”.

Se fosse un film western lo sfiderei a duello e sono sicuro che lo stenderei al primo colpo. Ma non con un colpo d’arma da fuoco, piuttosto con un bel gancio piazzato sotto il mento.

Ci risiamo: quel togato di Cozzolino ancora una volta si adopera a perseguitare adolescenti e ragazzi usi a farsi qualche spinello. E’ questo quello che gli ha detto di fare Spagnuolo. Devono buttare fumo (è il caso di dirlo) negli occhi della gente con finte operazioni contro la “droga” per nascondere tutti gli intrallazzi nei quali lui e il suo padrone Spagnuolo sono invischiati mani e piedi.

Ovviamente Cozzolino, che è un vigliacco, se la prende con i ragazzini tutelando i veri malandrini e i figli dei suoi colleghi, che in viale Alimena spacciano. Fa il duro con i ragazzini: li convoca nei suoi uffici e li terrorizza con lo spauracchio della galera, costringendoli ad accusare altri ragazzini. Un gesto infame che solo chi non ha dignità umana e professionale può fare. Promette galera a tutti quel secondino di un Cozzolino. Eppure la galera è il luogo giusto dove dovrebbe stare lui e molti dei suoi colleghi che di reati più gravi ne hanno commessi a iosa. Ma loro sono la Legge. E possono permettersi quello che vogliono: di giorno quel servo sciocco di un Cozzolino indaga sullo spaccio di via Alimena incriminando adolescenti, e la sera se ne va a spasso con Potestio, intrallazzando con questo e quello a più non posso, nella totale impunità.

Cozzolino (quello più alto) e Potestio

Una pacchia quella dei pm a Cosenza che non trova mai fine. Si sono arricchiti sulle spalle della gente e della Giustizia. E per fare “statistica” hanno bisogno di mettere in scena finte operazioni che come l’ultima si risolvono con un nulla di fatto. E’ così che funziona la Giustizia a Cosenza. Il problema per la procura siamo noi, gli spinelli e i ragazzini che vendono una “dieci euro” ai loro coetanei: tanto i figli di nessuno in galera ci possono finire.

L’importante è tutelare i figli di papà e i veri fornitori di droga. Nella sua insignificante carriera quella vergogna di un Cozzolino non ha mai promosso una operazione contro la corruzione o sul ladrocinio continuato e aggravato alle casse comunali, o contro chi realmente fa arrivare chili e chili di cocaina in città. Questi non li può toccare altrimenti cosa si pippano i notabili della città nei loro festini tossici? Qualcuno deve pagare e per quel venduto di Cozzolino vanno bene i ragazzini di 15 e 16 anni, ovviamente figli di gente normale. 

Io non lo so se mai arriverà il giorno in cui anche Cosenza avrà una Giustizia giusta. Ma una cosa è certa, restiamo in attesa di vedere come finirà l’ennesima operazione contro gli spinelli che sta preparando quell’arribbusciatu di Cozzolino, dopo di che ci regoleremo di conseguenza insieme ai tanti genitori che ci stanno scrivendo e che hanno avuto i propri figli chiamati in procura.

GdD