Crotone. L’Esaro continua a gonfiarsi, evacuate famiglie anche a Margherita

Una bomba d’acqua di prima mattina in grado di scaricare una quantità di quasi 200 millilitri in poche ore e, su Crotone si allunga nuovamente l’incubo dell’alluvione del 1996 che provocò sei morti. Ieri la città si è svegliata sotto una pioggia battente iniziata nella notte e poi intensificatasi tra le 7 e le 8 che ha creato allagamenti e disagi in diversi quartieri senza risparmiare il territorio della provincia. Nessun ferito o disperso, ma centinaia gli interventi dei Vigili del fuoco e della Protezione civile per dare soccorso alle persone bloccate nelle auto o con piani interrati e garage ricoperti di acqua.

Crotone, il centro sott’acqua

Il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, che ha riunito dalla notte il coordinamento dei soccorsi, ha rinnovato più volte ai cittadini l’appello a restare a casa. Disposta l’immediata chiusura anche per domani di tutti gli esercizi pubblici, attività commerciali, supermercati e uffici pubblici, salvaguardando solo i servizi essenziali, e avviata la messa in sicurezza di nuclei familiari residenti in zone a rischio alluvione.

L’Esaro continua a gonfiarsi

Intanto, anche oggi sono previste piogge. Continua a gonfiarsi il corso dell’Esaro, che per fortuna non ha ancora rotto gli argini. Così confermano dal Centro coordinamento soccorsi riunito in prefettura a Crotone. Il fiume, la cui esondazione nel 1996 provocò sei morti, però preoccupa tanto e per questo si stanno mettendo in sicurezza tutte le persone che abitano nelle cosiddette aree R4 quelle a più alto rischio idrogeologico. Sono state evacuate famiglie sia dalle zone nei pressi del fiume che da Margherita dove i canali sono esondati.
Le famiglie che sono state messe in sicurezza dopo il primo punto di raccolta presso il Palamilone saranno ospitate presso l’Hotel Casarossa dove avranno assistenza e pasti.

L’intervento del governo. Boccia annuncia lo stato d’emergenza

CATANZARO – “Da Crotone ci arrivano informazioni e immagini drammatiche. Una città con tutta l’area circostante compreso il comune di Strongoli, colpite duramente e alle quali dobbiamo stringerci e essere vicini concretamente. La Protezione civile con i vigili del fuoco, l’esercito e le forze dell’ordine sono al lavoro in modo incessante da ore per i soccorsi ai cittadini e per gli interventi più urgenti; a loro va il nostro sentito ringraziamento. Il governo segue con attenzione le condizioni della città ed è pronto a sostenere le amministrazioni e i cittadini per tutte le necessità che dovranno affrontare”. Lo afferma, in una nota, il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia. “Lunedì mattina in Regione con il capo della Protezione civile Borrelli e il presidente Spirlì, con il quale siamo in stretto contatto – prosegue Boccia – affronteremo anche gli aspetti amministrativi dell’emergenza connessa allo stato di calamità. È nostro dovere attivare ogni strumento con le misure necessarie per mettere in sicurezza il territorio”.

Crotone, territorio fragile

Sulla necessità di intervenire per porre fine alla sequela di emergenze dovute alla fragilità e vulnerabilità del territorio è intervenuta la presidente del Senato Elisabetta Casellati rammentando che «da Nord a Sud l’Italia intera attende ancora un piano di prevenzione contro il dissesto idrogeologico per fermare un’emergenza senza fine».