Cutro, ruspe in azione alla foce del Tacina: ci sono 20 palazzine da demolire

Ruspe in azione sulla costa di Steccato di Cutro. Di buon mattino, alla presenza di uomini e donne delle Forze dell’ordine, dei tecnici comunali e del sindaco Antonio Ceraso, sono iniziati i lavori di demolizione di sei fabbricati costruiti abusivamente sul suolo demaniale, a poca distanza dalla foce del fiume Tacina.
I mezzi e gli operai della ditta appaltatrice hanno raso al suolo due fabbricati composti da ben otto appartamenti.

Erano presenti col sindaco Antonio Ceraso, il Tenente colonnello dei Carabinieri Raffaele Giovinazzo comandante provinciale dell’Arma, il capitano Rossella Pozzebon, comandante della Compagnia di Crotone ed alcune pattuglie di Carabinieri e Polizia di Stato, la Polizia locale di Cutro e i responsabili delle Area Lavori Pubblici e Urbanistica del Comune del “Puttino”.
Un grosso escavatore ha iniziato a buttare giù pareti e tetti dei due fabbricati abusivi. Le strutture da demolire sono state edificate sul terreno demaniale, a 300 metri dal mare, poco distanti dal luogo del naufragio del caicco “Summer love” il 26 febbraio scorso.
Tutta l’area è costellata da villette e palazzine abusive realizzati, molti anni addietro, a pochi metri dal fiume Tacina, nellarea di esondazione del fiume Tacina: una zona di inedificabilità assoluta.

Nei giorni scorsi i proprietari si erano recati al Comune per convincere il sindaco e i tecnici a desistere dall’eseguire il provvedimento di abbattimento. La risposta naturalmente è stata negativa perché i provvedimenti di demolizione erano stati concordati già da molto tempo d’accordo con la Procura della Repubblica di Crotone e dalla Prefettura. Il Comune doveva solo provvedere a far rispettare i provvedimenti delle autorità giudiziarie. Fonte: Gazzetta del Sud