Diamante, alea iacta est: sfiduciato il sindaco. E adesso il porto che fine fa?

Il sindaco Sollazzo

tratto da Facebook

In una fredda sera d’inverno, come quasi 2000 anni fa, è stata pronunciata la fatidica frase: “Quello che devi fare, fallo al più presto”. Uniche differenze col famoso episodio ricordato, sono le seguenti: 1) in quel caso si trattava di una notte primaverile; 2) la finalità era il compimento del piano di salvezza del genere umano.
E così, sebbene avesse 5 giorni di tempo per farlo, alle 8:30 di oggi, la persona all’uopo individuata e notoria, visto il rapido circolare della foto dell’atto senza oscurare le generalità del messo, ha depositato l’atto di contestuali dimissioni della maggioranza più uno dei membri assegnati al Consiglio Comunale di Diamante.

A norma dell’Art. 141, c. 1, lett. b) capov. 3) TUEL, le dimissioni presentate in tale forma determinano irrevocabilmente l’avvio dell’iter di scioglimento del Consiglio Comunale. Il Segretario Comunale predispone una relazione da inviare al Prefetto il quale, ravvisata la necessità e l’urgenza, può nominare un commissario straordinario per la gestione provvisoria dell’Ente in attesa del DPR di scioglimento del Consiglio Comunale. Tale Relazione viene trasmessa al Ministro dell’Interno, il quale predispone apposito Decreto mediante il quale propone al Presidente della Repubblica la firma del Decreto di Scioglimento. Ne consegue che il Sindaco permane in carica in veste di Rappresentante Legale dell’Ente fino alla nomina del Commissario Straordinario.

Ora viene da chiedersi, l’incontro in Regione con l’Ing. Pallaria, nuovo Responsabile Unico del Procedimento denominato “Lavori di ristrutturazione, completamento e successiva gestione del molo ricovero natanti da diporto del Comune di Diamante”, inizialmente previsto, dopo ennesimo rinvio, per il 26/2 e solo il giorno prima rinviato al 6/3, si terrà ugualmente?

Un eventuale Commissario Prefettizio, per giunta di fresca nomina, si recherà in Regione per discutere e formalizzare, con atti successivi, la richiesta di rescissione del Contatto e conseguente richiesta risarcimento danni?
Come testimoniato da un video registrato in occasione dell’incontro fra l’Amministrazione Comunale e il Movimento Popolare, si era paventata la possibilità di concedere un ultimo rinvio al 7 marzo per una manifestazione popolare che, in caso di esito negativo del predetto incontro in Regione, esperite dal Sindaco le formalità di rito promesse, anche in merito alla richiesta di risarcimento danni, portasse alla riappropriazione dell’area portuale, con il Sindaco munito di fascia alla testa del corteo.
In caso d’inerzia del Sindaco avrebbe avuto senso anche la sfiducia con le conseguenze del caso.

Ora, non dico che si dovesse per forza “salvare il soldato Gaetano”, nel senso di farlo arrivare tranquillamente alla fine del mandato, ma dopo tutto il tempo perso, una settimana si poteva anche attendere. Così si rischia, invece, di “salvare il soldato Graziano” e far finire ancora una volta il cetriolo nel posto che sapete… oltre a consentire in campagna elettorale che il sindaco defenestrato si ripresenti lancia in resta, dicendo: “Io volevo andare fino in fondo, ma voi me lo avete impedito!”.

N.B. Nella serata di ieri, ma in realtà già anche la sera del 4 febbraio, sono stato contattato a chiarimenti circa la data delle elezioni, ovvero se vi fosse un termine entro il quale doversi dimettere per evitare il rinvio delle elezioni, ora in effetti il TUEL agisce in combinato disposto con la Legge 120 del ’99, la quale individua come prima data utile l’anno successivo qualora, nel caso in specie, lo scioglimento del consiglio, che comunque s’intende formalizzato con la firma del DPR e non con la semplice protocollazione dell’atto di contestuali dimissioni, avvenga oltre il 24 febbraio, salvo convocazione di comizi elettorali straordinari in autunno.

Alla luce di quanto sopra, parrebbe trovare riscontro l’ipotesi che si voti in una domenica compresa fra il 15 aprile e il 15 giugno 2020, ma per il Comune di Diamante la scadenza naturale del mandato era comunque già fissata al 2019, pertanto salvo clamorosi sviluppi, l’ipotesi elezioni nella primavera 2019 dovrebbe prevalere.

A tale scopo ho poi effettuato un riscontro con l’ausilio della “rete”, andando alla ricerca di un comune sciolto dopo il 24/2 nel quale si è votato subito ed ho trovato il caso del comune di Guglionesi (CB) dove si era votato il 13/04/2008 e il comune era stato commissariato a seguito di contestuali dimissioni della maggioranza dei consiglieri assegnati, il 6/3/2013, ivi si è tranquillamente votato nella primavera del 2013 come testimonia l’Archivio Storico delle Elezioni (https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=26/05/2013&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=14&levsut1=1&lev2=19&levsut2=2&lev3=290&levsut3=3&ne1=14&ne2=19&ne3=190290&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S).