Diamante Capitale della Cultura? Una grande bufala da… 38 mila euro più una collana in oro e in argento

(ANSA) – ROMA, 31 GEN – Ascoli Piceno, Chioggia (VE), Grosseto, Mesagne (BR), Pesaro, Sestri Levante con il Tigullio (GE), Siracusa, Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento (SA), Viareggio (LU), Vicenza. Sono queste le 10 città finaliste per il titolo di Capitale della Cultura 2024, rese note dal ministero della Cultura… 

Trombato Don Magorno

Il delirio di onnipotenza di Don Magorno da Diamante l’ha fatto sbattere contro un muro. E’ di questi giorni la notizia che Diamante è stata esclusa da capitale della Cultura 2024. Eppure Don Magorno ci aveva fatto credere alcuni suoi concittadini e portacarte che ancora gli stanno attorno, che avrebbe potuto competere con città come Siracusa, Ascoli Piceno, le cinque terre ed altre che di cultura ne hanno da vendere.

Si era affidato alla signora Lucia Serino, nominata project manager (de che? direbbero a Roma), moglie del giornalista Paride Leporace, grande amico di Don Magorno, per un dossier inventato di sana pianta e scopiazzato a destra ed a manca, che di tutto parlava meno che di Diamante e che è stata l’unica a guadagnarci dal momento che un primo pagamento di ben 14 mila 250 euro già le è stato corrisposto a dicembre dello scorso anno e che adesso ne dovrà ricevere altri 24 mila nel 2022.

Un bell’acquisto per il Comune di Diamante che già soffre nel bilancio e che cerca entrate facendo multe lungo la variante della statale 18 ad ignari automobilisti. Don Magorno sperava di entrare almeno fra le dieci finaliste e proprio qualche giorno fa era a Roma a consegnare all’ignara Liliana Segre un gioiello confezionato per lei dall’orafo Gerardo Sacco. Proprio dal sito di Gerardo Sacco leggiamo testualmente…

“Anche se ho 92 anni sono pur sempre una donna, ditemi dov’è uno specchio perché voglio indossarlo immediatamente”. È stata questa la reazione della senatrice a vita Liliana Segre, dopo aver ricevuto un gioiello particolare e dall’alto valore simbolico, realizzato dall’orafo Gerardo Sacco e consegnato durante le celebrazioni per la “Giornata della Memoria”. La Città di Diamante ha fatto realizzare da Gerardo Sacco, in esclusiva ed in tiratura unica per la senatrice, una collana in oro e argento con quarzo sfaccettato di colore verde. Proprio il verde per ricordare il frutto del cedro calabrese, indispensabile per il “Sukköth” (Festa delle capanne). Sul ciondolo una fenice, animale mitologico simbolo della rinascita rappresentato con prodotti tipici del variegato territorio di Diamante. A rappresentare le ali di fuoco i rossi peperoncini piccanti simbolo del carattere Bruzio forte e determinato; il corpo invece è stato realizzato con cedri, frutto principe dell’omonima riviera dal profumo dolce ed inimitabile. E infine la coda, che si fonde con un simbolo dell’arte, della cultura e dello spettacolo ovvero il Teatro dei Ruderi a Cirella e sotto la famosa isola con il suo bellissimo mare. L’araba fenice – ha spiegato il senatore Ernesto Magorno, sindaco di Diamante – è il simbolo della candidatura di Diamante a Capitale della Cultura 2024. Un dono fatto a Liliana Segre, cittadina onoraria di Diamante e Presidente Onoraria del Comitato che supporta la Candidatura di Diamante 2024. Insieme a Magorno e a Gerardo Sacco erano presenti anche il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto ed Eugenio Gaudio, presidente del Comitato che supporta la candidatura di Diamante a Capitale italiana della cultura…”

Della serie: Dio li fa e poi li accoppia… E a Diamante in tanti sono curiosi di sapere se questo dono proviene dal lauto stipendio di senatore di Don Magorno o dalle casse comunali…