Diamante, Movimento Popolare: “Si faccia chiarezza anche sulla questione porto”

Luigi Zinno

MOLTI PROTAGONISTI DI “LANDE DESOLATE” SONO GLI STESSI DEL PORTO DI DIAMANTE

L’ingegnere Zinno e l’ingegnere De Caro, arrestati nella vicenda “Lande desolate”, ma anche l’ingegnere Veltri (che non è stato arrestato) sono i tre che avevano in mano la questione porto di Diamante. L’ingegnere Zinno, in particolare, è quello che ha sempre tenuto per il concessionario Santoro e che lo ha sempre agevolato. L’ingegnere Zinno è colui che ha fatto di tutto per intimorire la nostra amministrazione comunale, paventando pagamenti milionari attraverso penali, paventando disastri di ogni genere se il Comune non avesse accettato una proroga di due anni da concedere al concessionario.

Nella trappola dell’impossibilità di poter fare la rescissione del contratto, sono cadute in particolare le due opposizioni, che fino a pochi giorni fa, ancora tiravano la corda a favore del “dialogo” con il concessionario per ritrovare, insieme, una improbabile via d’uscita. Leggendo l’ordinanza di arresto dell’ingegnere Zinno, si può constatare come la rescissione del contratto con il gruppo che deteneva in precedenza l’aviosuperficie di Scalea venne effettuata senza tanti problemi.

Noi del “Movimento popolare” più volte abbiamo denunciato questa situazione e avevamo più volte individuato, proprio nell’ingegnere Zinno uno di quelli che impediva tale rescissione. Ora abbiamo tutti capito perché ! Come la “banda degli onesti” si è mossa per l’aviosuperficie di Scalea, per piazza Fera/Bilotti a Cosenza e per la teleferica a Lorica, certamente lo ha fatto per il porto di Diamante.

Per tutto questo chiediamo, alla Procura della Repubblica di Paola, al Procuratore Capo della Dda, dott. Gratteri, di aprire questi armadi e tirare fuori tutto il marcio che c’è dentro. Chiediamo, altresì che il consiglio comunale che si riunirà il prossimo 21 dicembre, approvi un ordine del giorno che chieda al nuovo dirigente del Rup Pallaria, le stesse cose chieste in precedenza al dirigente Zinno e cioè la RESCISSIONE DEL CONTRATTO E LA RESTITUZIONE DELL’AREA AI CITTADINI.

Pensiamo, a questo punto, che il popolo diamantese abbia sopportato pazientemente questa grave situazione, e che solo l’indole pacifica di questo popolo ha impedito occupazioni di strade, ferrovie, sedi comunali. Ma adesso la misura è colma e si chiede un immediato intervento alle istituzioni. Riteniamo, anche, che sia stato grave il comportamento del Governatore Oliverio, che consigliato malamente da qualcuno, ha sempre rifiutato un incontro con il nostro movimento nonostante le 1200 firme di cittadini, inviate un anno fa circa. Le invieremo di nuovo al suo nuovo indirizzo a San Giovanni in Fiore, nella speranza che libero dalle influenze negative dei suoi funzionari, possa tranquillamente vedere il porto di Diamante, con occhi diversi.

MOVIMENTO POPOLARE DIAMANTE