Dirigenti esterni, il PD accusa Occhiuto: “Aumenta il numero dei cortigiani a spese dei cosentini”

Il PD sceglie la strada dell’attacco e sembra voler aprire un nuove fronte contro le “imprese” di Mario Occhiuto.

Questa mattina, i consiglieri comunali della coalizione “La Grande Cosenza”, che ha sostenuto la candidatura a sindaco di Carlo Guccione, ha presentato un’interrogazione ad Occhiuto in merito all’ormai prossimo reclutamente dei dirigenti esterni al Comune di Cosenza.

Se ne parla da mesi e sono tanti i pretendenti alla poltrona ma, secondo il PD, che comunque “scopre” soltanto l’acqua calda, l’avviso per il reclutamento, come da copione consolidato, risulta pieno di irregolarità.

Insieme all’interrogazione, c’è anche una dichiarazione dei consiglieri Carlo Guccione, Marco Ambrogio, Francesca Cassano, Damiano Covelli, Anna Fabiano, Alessandra Mauro, Enrico Morcavallo, Luca Morrone e Biancamaria Rende.

“La situazione finanziaria del Comune di Cosenza non è delle migliori, eppure durante l’Occhiuto bis la smania di assumere elargendo fior di quattrini, supera il giusto equilibrio imposto da una crisi in grado di fiaccare la maggior parte della nostra comunità.

Ma non si possono valorizzare risorse interne a Palazzo dei bruzi invece di pescare fuori dal bacino dell’Ente? I cittadini di Cosenza pagano tasse altissime. E il sindaco cosa fa? Aumenta, a spese dei contribuenti, il numero dei cortigiani. La condotta del primo cittadino contraddice integralmente quanto riscontrato e poi previsto dal Commissario straordinario con la delibera 31/2016 del 13.05.2016 di “Programmazione triennale del fabbisogno del personale. La città, così come molti sostenitori ed elettori di questa attuale maggioranza, ha già capito la logica del nuovo corso. E la volontà del nuovo sindaco di imbarcare personaggi buoni per tutte le stagioni”.

L’avviso è stato pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Cosenza, con scadenza 6 settembre. Ma per come è stato formulato non si capisce quali posti di funzione il sindaco intenda coprire con la selezione nè tantomeno i criteri da adottare per l’affidamento degli incarichi dirigenziali.

Sappiamo bene la considerazione che Occhiuto ha della legge, anche perché lui ne ha una tutta particolare, che si costruisce da solo. Tuttavia, un articolo del decreto legislativo 165 del 2001 stabilisce che  “…l’amministrazione rende conoscibili, anche mediante pubblicazione di apposito avviso sul sito istituzionale, il numero e la tipologia dei posti di funzione che si rendono disponibili nella dotazione organica ed i criteri di scelta…”. E questa indicazione non c’è. 

Andando avanti, i consiglieri comunali de “La Grande Cosenza” chiedono al sindaco se questa selezione “è compatibile con i parametri assunzionali, determinati dalla difficile situazione finanziaria dell’Ente, dal momento che contraddice integralmente quanto previsto dal Commissario straordinario con la Delibera 31/2016 del 13.05.2016 di Programmazione Triennale del fabbisogno del personale”. E se c’è un’autorizzazione della Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali, considerato che il Commissario straordinario aveva previsto certamente altri “fabbisogni” per il bilancio del Comune che non quelli di un gruppo di raccomandati.

Non mancano poi i richiami alla doverosa ricognizione del personale di categoria D del Comune, che avrebbe tutte le carte in regola per soddisfare i “fabbisogni dirigenziali” di Mario Occhiuto. Ci sono anche sentenze del Tar del Lazio che hanno fatto giurisprudenza in questo senso e i consiglieri del PD ne riportano una emblematica.

“Il riferimento è l’art. 19 del DLgs 165/2001 che obbliga alla pubblicazione di avviso pubblico indicante tipologia, numero, criteri per l’affidamento, dopo aver accertato che la professionalità richiesta non sia rinvenibile nei ruoli dell’Amministrazione. A parere del Collegio, l’impossibilità di rinvenire professionalità nei ruoli dell’Amministrazione deve intendersi nel senso che la ricerca all’esterno deve seguire l’accertamento del possesso dei requisiti richiesti in capo a soggetti già appartenenti ai ruoli dell’Amministrazione e, quindi, anche tra i funzionari direttivi di categoria D, in caso di vacanza in organico di personale dirigenziale”. 

Questo significa che chi rimarrà escluso da questa sedicente selezione potrebbe fare ricorso ed ottenere giustizia, con i soliti danni alle casse comunali.

I consiglieri de “La Grande Cosenza” chiedono ad Occhiuto “quali provvedimenti intende adottare per evitare di esporre il Comune ad inutili contenziosi e dannosi fermi amministrativi, in presenza delle violazioni di legge citate”.

E “quali iniziative intenda assumere per valorizzare il personale di ruolo dell’amministrazione, privilegiandone il merito e non la fidelizzazione, al fine di garantire la crescita e la stabilità nel tempo delle competenze interne, che costituiscono di per sé un patrimonio consolidato e indiscutibile di un’amministrazione imparziale ed efficiente”.