Ecologia Oggi-Comune, guerra sotterranea: chi ha paura del consiglio comunale?

Il patron di Ecologia Oggi e Cosenza Calcio Eugenio Guarascio avrà anche “fatto pace” col sindaco cazzaro per le questioni legate al dio pallone ma a quanto pare la guerra continua – e che guerra! – per le questioni legate alla sua azienda.

All’interno del cantiere di via Popilia si respira aria pesante per gli equilibri tra i dipendenti e l’azienda. Ci giungono voci allarmanti che riferiscono di licenziamenti improvvisi, di lavoratori messi in ferie forzate e addirittura di lavoratori sospesi senza retribuzione. Per non parlare di angherie varie e soprusi diffusi. In sostanza, Comune di Cosenza ed Ecologia Oggi continuano la loro guerra sotterranea dovuta al dio denaro, a presunte inadempienze per il capitolato d’appalto che Occhiuto e i suoi scagnozzi sbandierano al vento, così come Guarascio e i suoi sgherri sussurrano a voce sempre più alta di presunti intrallazzi per assunzioni e favoritismi. Insomma, il clima è sempre più irrespirabile.

Ma veniamo alle ultime novità. Qualche giorno fa, dopo una riunione a Palazzo dei Bruzi, otto consiglieri comunali – come prescrive il regolamento – avrebbero firmato una richiesta urgente di convocazione del consiglio comunale per discutere davanti a tutti di queste imbarazzanti vicende ma a quanto pare la richiesta sarebbe stata bocciata. Da chi? I boatos dei corridoi riferiscono che i protagonisti di questo clamoroso “niet” sarebbero l’impresentabile per eccellenza ovvero il presidente del consiglio comunale Pierluigi Caputo, uomo di fiducia di Occhiuto e “addetto” ufficiale ai rapporti col porto delle nebbie, seguito a ruota dall’assessore Carmine Vizza, la cui incapacità è diventata ormai leggendaria dopo lo 0-3 a tavolino di Cosenza-Verona e dalla consigliera Francesca Cassano, fedele esponente del “clan Iacucci”. Cosa abbiano da nascondere sinceramente noi non lo sappiamo ma i lavoratori, a quanto pare, una mezza idea se la sono fatta e, prima di esternarla, vogliono capire se continuerà questo strano ostracismo. Vedremo cosa succederà.