Ex Novelli-iGreco: 4 Tribunali e 2 procure, un nuovo ecomostro (economico)

4 TRIBUNALI E 2 PROCURE. EX NOVELLI MA DI CHE STIAMO PARLANDO? (PARTE PRIMA)

(Spoleto, 27 marzo 2018)
Il MoVimento 5 Stelle ha partecipato al “tardivo” tavolo di confronto sulla Ex-Novelli che si è svolto il 26 marzo 2018, presso la sala Spagna in Comune a Spoleto e riteniamo che sia corretto informare la cittadinanza e i lavoratori su cosa è emerso realmente dal tavolo e quali possono essere le prospettive future, e questo lo faremo in più “puntate”, iniziando ovviamente dal nodo principale.

Nel parlare di prospettive future, di mercato, di possibili acquirenti, di lavoratori e di famiglie, non bisogna dimenticare di cosa stiamo parlando, cioè di cosa sia l’azienda Novelli oggi e di come gravi e pesantissime siano le responsabilità di chi ha condotto l’azienda, direttamente e indirettamente verso questa situazione. Un azienda che è stata definita in “autogestione”.
Oggi le scartoffie “Novelli” si trovano, e sono oggetto di attenzione, in 4 Tribunali e 2 Procure della Repubblica. Due fallimenti, due concordati fallimentari, due azioni revocatorie e fiumi di creditori dietro la porta. E ovviamente non è finita qui, anche a giudicare dalle affermazioni fatte ieri proprio al tavolo spoletino parlando di contributi, TFR, quote sindacali, comportamenti anti-sindacali, conflitti di interesse, responsabilità dei politici.

Questa è l’azienda che qualcuno ipotizza di voler mettere sul mercato, tirando una linea e dimenticando il passato. Ma la domanda che dobbiamo porci invece è un’altra. Cosa stiamo offrendo al mercato o meglio che cosa potremmo offrire e far emergere da questo pantano giudiziario? e accanto a questo di chi sono le responsabilità degli atti che hanno condotto fin qui.

È evidente che un imprenditore che abbia una minima intenzione di avvicinarsi al prodotto, debba fare i conti con questa situazione, complessa, intricata, contorta e soprattutto senza precedenti. Distante da logiche di mercato, strategie di sviluppo e business plan.

Servirebbe piuttosto un summit fra esperti in materie di polizia giudiziaria e diritto fallimentare per capire davvero di cosa stiamo parlando e quali siano i reali margini di manovra. Le scelte fallimentari fatte nel dicembre 2016, e sappiamo con l’avallo di chi, hanno prodotto un mostro giuridico, di enorme complessità. Un nuovo ecomostro (economico) per Spoleto.

Su questi aspetti regna una grande inconsapevolezza, palesata ieri intorno a quel tavolo. Se davvero l’intenzione è quella di cambiare passo su questa vicenda bisogna inizare a dire le cose come stanno, altrimenti ci saranno altri 22 dicembre in questa vicenda.

M5S Spoleto
Stefano Lucidi