Fincalabra, le ultime nefandezze di Oliverio, Adamo, Salvino e compari

Buongiorno a tutti. Uno dei più fetidi carrozzoni clientelari della Regione è quello di Fincalabra. Da anni ormai i dipendenti, attraverso Iacchite’, denunciano la corruzione dilagante di Oliverio, Adamo e dei loro uomini ma purtroppo senza risultati concreti. E oggi, alla vigilia di nuove nefandezze, i dipendenti sono tornati a scriverci. 

Fincalabra, il grande danno

Appena insediato, il Governatore Mario Oliverio strombazzava ai quattro venti che avrebbe riorganizzato gli uffici burocratici regionali, impegno assunto fin dalla campagna elettorale. Tale riorganizzazione doveva toccare anche le società sub regionali.

Uno dei suoi primi atti fu quello di nominare presidente di Fincalabra, su diktat dell’onnipresente Nicola Adamo, Carmelo Salvino da Rogliano, allora direttore generale del Dipartimento Agricoltura. Salvino assumeva la carica oltre che in maniera illegittima perché incompatibile, a titolo gratuito, percependo già un “modesto” stipendio regionale di 160.000 euro.

Allorquando Oliverio nominò Giacomino Giovinazzo, già dirigente del settore PSR Competitività, direttore del Dipartimento Agricoltura, il paracadute per Salvino fu proprio Fincalabra.
Iniziarono per lui indicibili periodi di ristrettezze, uno stipendio da presidente di Fincalabra pari a soli € 74.000 all’anno e continue lamentele presso il suo protettore Nicola Adamo dell’ingiusto trattamento economico… Nicola Adamo – lo sappiamo tutti – è un uomo sensibile al pianto e va sempre in soccorso dei suoi fedelissimi, e così si inventa a fine 2018 la Leggina regionale n. 47.

Il testo di legge prevedeva il contenimento dei costi di gestione delle società sub regionali, e per tale motivo la figura del presidente poteva coincidere con quella di direttore generale. In tal caso il trattamento economico globale attribuibile per l’esercizio delle due funzioni è pari a quello complessivamente spettante ai dirigenti generali della Giunta regionale… Un capolavoro, non c’è che dire…
Riepilogando, una legge finalizzata alla riduzione dei costi viene utilizzata da Salvino con il compiacimento dei Dipartimenti competenti per aumentarsi lo stipendio, e infatti Salvino dopo quattro anni da presidente viene nominato immediatamente nell’aprile 2019 direttore generale e il suo stipendio balza alla cifra di € 160.000 all’anno…

Per dare una parvenza di legalità a tale forzatura, Salvino tramite affidamento diretto ad uno studio legale di comprovata amicizia ed a spese della Fincalabra (€ 10.000) si fa rilasciare un parere nel quale si dichiara che può essere presidente e direttore nello stesso tempo e aumentarsi lo stipendio.
Anche per premiarsi, visto che la sua scriteriata gestione ha portato a chiudere bilanci societari sempre in perdita.

Per dovere di cronaca, bisogna segnalare che un tentativo di spending review al contrario lo aveva pure fatto a gennaio 2019, quando aveva chiesto ai bistrattati dipendenti di Fincalabra, che già dal 2014 hanno sottoscritto un contratto di solidarietà con uno stipendio ridotto del 30% rispetto a quello nazionale, ulteriori sacrifici. Giustamente in linea con i dettami dello sciagurato Pd calabrese: togliere ai lavoratori ed alle classi deboli per ingrassare le bisacce degli amici.

Ma il secondo capolavoro Salvino e i consiglieri del Cda (anche questi ultimi si sono autoattribuiti uno stipendiuccio di € 40.000 all’anno più altri benefit), lo hanno raggiunto però nell’organizzazione degli uffici.
Marco Aloise, colui che ha fatto fallire quattro società per non dimenticare il bando FUAC, gestito da lui e dalla sua commarella di turno che lavora a Settingiano, si presenta alla cittadella regionale facendo il nome di tale “onorevole” Talarico per avere le porte aperte…

Ma tornando a bomba sul bando FUOC (per l’occupazione e la crescita), c’è da dire che hanno creato un danno milionario alla Regione Calabria e in particolare ai calabresi perché in questo magnifico circo c’è l’amico della puffa di Settingiano ovvero il signor De Grano…. Volete sapere cosa hanno fatto? Sono andati a Roma per testimoniare contro la Fincalabra e a favore del signor De Grano…

Ebbene, oggi la Regione Calabria, sempre guidata da Mario Oliverio, gli dà un altro bando da gestire, il bando FROIS (Fondo regionale occupazione inclusione e sviluppo), ed è veramente umiliante per la Calabria: un altro grande affare per i loro porci comodi e per i loro maritini commercialisti: il bando del magna magna già lo chiamano a Catanzaro.

Giuseppe Frisini, come abbiamo anticipato mesi fa, si vede anche lui i fatti suoi con gli amici commercialisti e con la moglie che fa contratti per l’assicurazione per le aziende, l’uomo di Pino Galati, il famigerato Enzo Ruberto, colui che ha usato per 20 anni le macchine, la tessera carburante e tutto il cucuzzaro sulle spalle della Fincalabra senza che nessun presidente di turno lo fermasse, visto che era lui il cassiere della spartizione, potrebbe essere addirittura confermato insieme all’amico del cuore Carmine Canino favoriscono gli amici, per questo a loro non interessa il passaggio alla regione per non perdere il potere dei loro affari.

Carissimi amici, ricapitolando eccoli tutti gli uomini di Nicola Adamo che continuano a fare il bello e il cattivo tempo in Fincalabra: Enzo Ruberto; Carmine Canino; Marco Aloise; Carlo Di Noia; Giuseppe Frisini con a capo il presidente Carmelo Salvino: è toccato proprio a loro, di conseguenza, “giocarsi” il destino di quei venti ragazzi di Calabria Innova, utilizzati come ricatto con il loro capo indiscusso.

Oggi per tappare la bacca a Nicola Adamo ed Enza Bruno Bossio questi signori – Salvino ed il suo Cda – da poco hanno abrogato il regolamento per le assunzioni a Fincalabra inventandone uno nuovo che gli consente l’assunzione dei consulenti di Calabria Innova con un finto bando che si apprestano a pubblicare per gli amici degli amici…

Siamo contenti per questi ragazzi, ma il presidente Salvino non può prendere per i fondelli i dipendenti della Fincalabra. Era da mesi che sapevamo che si sarebbe arrivati ad agosto per nascondere i loro affari e così Carmelo Salvino prima si è visto i fatti suoi ricattando NICOLA ADAMO E IL PRESIDENTE MARIO OLIVERIO per quello che ha poi ottenuto e oggi sta cercando di chiudere la partita.

Carmelo Salvino è stato un fallimento totale, basta tornare un po’ indietro per mettere in fila tutti i suoi disastri: l’agricoltura, Lamezia Europa, la Fondazione Terina e il Corap sono stati portati allo sfascio totale e oggi sta cercando di sotterrare anche Fincalabra. In tutto questo, i sindacati regionali si vendono al primo coglione di turno per una trasferta e non muovono un dito per i lavoratori, e la Corte dei Conti incredibilmente non interviene per verificare gli stipendi di queste persone che con la licenza media prendono seimila euro mensili e i benefit.

In questa società ormai tutti sanno che si fanno due tipi di contratti: uno per i ricchi con stipendi da capogiro e uno per i poveracci, come chi vi scrive. Il presidente Oliverio è al corrente di tutto questo e se ne infischia… E Salvino per mettersi al riparo da eventuali brutte sorprese, nelle sedi di Cosenza e Settingiano inciucia con gli amici della destra, che conquisteranno la Regione buttando via a calci in culo Oliverio. Come si dice, Franza o Spagna purché se magna…

Una cosa bella la disse il procuratore Cafiero De Raho: c è gente che si sente di essere intoccabile e in questa società Fincalabra sono in molti a sentirsi tali. Noi speriamo sempre che la Finanza e il procuratore Gratteri indaghino, ma più giorni e mesi passano e più le nostre speranze si affievoliscono ma fino a quando ci sarà Iacchite’, avremo la possibilità di sputtanarli per come meritano e sappiamo per certo che ogni volta che succede, Salvino e i suoi amici truffatori, Oliverio, Adamo e tutti gli altri passano una cattiva giornata e per il momento questo ci basta. In attesa di tempi migliori, vi stiamo col fiato sul collo… Prima o poi questo schifo dovrà pur finire.

I dipendenti bistrattati di Fincalabra