Oddati (PD) scarica Palla Palla: “serve una candidatura di rottura”

«Abbiamo più volte espresso preoccupazione per il clima politico in Calabria. È opinione della segreteria nazionale che bisogna avere la forza e il coraggio di cambiare e innovare. In questi 5 anni riconosciamo che si è fatto uno sforzo per dare un volto nuovo alla Calabria e che ci sono risultati importanti prodotto dall’azione di governo della giunta guidata da Mario Oliverio. È tuttavia evidente che, di fronte alla forza ed al pericolo rappresentato dalla destra, dobbiamo fare il massimo sforzo di unità e condivisione e lavorare ad una candidatura che sappia cogliere il sentimento di rinnovamento che la società calabrese ci chiede di rappresentare. Ci auguriamo che tutti, con senso di responsabilità, aiutino questo processo».

Con queste  parole il  responsabile per il Mezzogiorno della segreteria nazionale del Pd Nicola Oddati scarica definitivamente Mario Oliverio. Il messaggio, che arriva direttamente dalla segreteria di Zingaretti, è chiaro e non lascia spazio ad altre interpretazioni: Mario Oliverio non sarà mai il candidato del Pd alle prossime regionali. 

Una decisione che arriva all’indomani dell’ennesimo scandalo in Calabria targato PD, e non solo: l’operazione della Dda di Reggio denominata “Libro Nero” che ha visto coinvolto Sebi Romeo.

A Palla Palla non resta altro da fare che prenderne atto:il tanto decantato lanciafiamme in Calabria pare essere arrivato. Ma Palla Palla non molla, non ci sta a lasciare denaro e potere e, dopo aver ricevuto l’ennesima mazzata, fa sapere ai vertici del partito che non cederà il trono a nessuno, e dice:“se ci sono candidature valide più forte della mia, io non ho difficoltà a prenderne atto, e sono disposto e pronto a partecipare a primarie di coalizione regolate dalla legge, non quelle organizzate con quattro amici al bar”.

Come a dire: con il PD o senza il PD io sarò in campo, cunzativicci!

Il prossimo passaggio politico per il PD in Calabria dovrà necessariamente essere, a questo punto, la formalizzazione degli “gli atti” , perchè, e vale la pena ricordarlo, fino ad oggi si tratta solo di parole. E le parole, si sa, volano al vento!