Guerra in Ucraina, 14° giorno. Nella notte le sirene tornano a suonare a Kiev. La Russia prende la centrale di Zaporizhzhia

Gli Stati Uniti respingono l’ipotesi di fornire jet a Kiev. Mentre la Russia continua ad avanzare e conquista la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Le forze di Mosca continuano a stringere d’assedio le città mentre a Kiev tornano a suonare le sirene d’allarme. L’offerta di una nuova tregua per stamane arrivata dai russi fa pensare che vogliano evacuare il più possibile dai centri abitati prima di sferrare l’attacco. Il «regime del silenzio», come lo chiamano a Mosca, partirà dalle 10 del mattino ora locale. Chi vuole potrà andarsene da Kyiv, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol.

La Russia ha preso il controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Ad annunciarlo è la Guardia Nazionale russa citata dall’agenzia Interfax. Secondo quanto riferito da Mosca, circa 240 persone a guardia della centrale avrebbero deposto le loro armi. In nottata l’Ucraina aveva comunicato che «lo staff della centrale nucleare di Zaporizhzhia è in ostaggio da quattro giorni. Ci sono circa 500 militari russi e 50 unità di equipaggiamento pesante all’interno della centrale. Il personale è fisicamente e psicologicamente esausto. Facciamo appello ai nostri partner internazionali affinché prendano tutte le misure per far ritirare le forze di occupazione russe dagli obiettivi militari conquistati e chiudano lo spazio aereo sull’Ucraina».

3.00 – Stop alle pubblicazioni di Condé Nast in Russia

Condé Nast sospende la pubblicazione delle sue testate, tra cui Vogue, GQ, Architectural Digest e Glamour in Russia a causa della guerra in Ucraina e i rischi imposti dalla censura. «Continuiamo ad essere scioccati e orripilati dalla tragedia della crisi umanitaria – ha detto il Ceo del colosso del fashion Roger Lynch in un messaggio allo staff -, ma abbiamo giornalisti e team editoriali in tutto il mondo ed è importantissimo che continuiamo a produrre contenuti senza metterli in pericolo». Il memo cita le nuove leggi sulla censura del governo russo che «rendono impossibile continuare in questo modo». Conde Nast ha cominciato a pubblicare in Russia nel 1998.

2.12 – Il Pentagono: no ai jet

Il Pentagono respinge l’offerta della Polonia di mettere a disposizione degli Stati Uniti i suoi jet da combattimento MiG-29 in una base in Germania, in risposta alla richiesta di jet da combattimento dell’Ucraina, definendo l’offerta non sostenibile. Il portavoce del Pentagono John Kirby, in una dichiarazione, ha detto che la prospettiva di jet che partono da una base degli Stati Uniti e della Nato in Germania «per volare in uno spazio aereo che è contestato con la Russia sull’Ucraina solleva serie preoccupazioni per l’intera alleanza della Nato. Continueremo a consultarci con la Polonia e gli altri nostri alleati della Nato su questo problema e le difficili sfide logistiche che presenta, ma non crediamo che la proposta della Polonia sia una proposta sostenibile», ha aggiunto Kirby.

00.19 – Fitch declassa la Russia

Fitch ha declassato il rating della Federazione Russa da `B’ a `C’ a causa degli effetti sanzionatori per l’invasione dell’Ucraina, sottolineando in una nota il rischio di un imminente default del debito.