Il “Tamarrofiume Boulevard”

Da sinistra: Cannizzaro, il questore Anzalone, Occhiuto e Potestio

Riparte il “Tamarrofiume Boulevard”, il falò delle vanità cosentine. Il viale del fallimento culturale e intellettuale di una città, dove pseudo vip, falliti, lecchini e intrallazzini vari, sfilano, strafogandosi come porci, nella vana illusione di sentirsi come se fossero sulla Ramblas di Barcellona o sugli Champs-Élysées di Parigi.

Il tutto mentre una famigliola di ratti ha appena finito di sguazzare tra conserve e vettovaglie e un gruppo di allegri scarafaggi si è dissetato con le bibite che, poi, finiranno sicuramente in vendita.

Tutto questo accade sulla sponda di un fiume. Tra degrado e sporcizia, a pochi passi da un parcheggio illegale gestito da parcheggiatori abusivi.

Si sentono a Saint-Tropez almeno fanno finta di essere miliardari.

Poi tornano a casa e trovano i bollette scadute…

dal profilo FB di Gianfranco Celestino

Chissa è (puru) Cusenza ai tempi del cazzaro.