Jole e Mario insieme fino alla fine

Più giorni passano, e più la situazione nella quale si è andata a ficcare Jolanda si fa complicata. Per lei naturalmente. Chi glielo ha fatto fare ad assecondare i desiderata di Occhiuto, proprio non si capisce (espressione retorica). Evidentemente Occhiuto (Mario) ha tirato fuori argomenti convincenti, accompagnati da un’offerta che forse, Jole, non ha potuto rifiutare. Certo è che per decidere di seguire Occhiuto in quello che oramai si preannuncia come un suicidio politico “assistito”, qualcosa di forte, di intimo, di segreto, che li tiene uniti, tipo u catu e a corda, fino alla fine, ci deve essere. Non si rischia così tanto per qualcuno se a quel qualcuno non sei legato da qualcosa di speciale. Qualcosa che ti porta, anche nella consapevolezza, a commettere enormi cazzate che potrebbero azzerare il lavoro di una vita.

Già perché questa volta i tri da chiazza, Mario, Roberto e Jole l’hanno fatta grossa. Con questa storia di fare gli spingitori di Mario a candidato alla presidenza della Regione Calabria di Forza Italia, hanno fatto incazzare non poche persone. Incazzatura che ha raggiunto i massimi vertici di Forza Italia, fino ad arrivare a zio Silvio che, in prima persona, ha fatto sapere, anche se Jole lo nega (non può fare diversamente), ari tri da chiazza che questa volta finisce male. Difficilmente il laccio spezzato si potrà riannodare. Miracoli a parte, ma non è questo il caso. Perché il miracolo che potrebbe salvare Jole e Mario deve avvenire nelle urne in Calabria. E per i tanti nemici interni, specie quelli estromessi da Mario con prepotenza e arroganza dai tavoli politici locali nel corso di questi 8 anni, quella che si presenta è una ghiotta occasione per restituire al cazzaro pan per focaccia. La parola d’ordine che gira fuori dal cerchio magico di Occhiuto e Santelli è: boicottare Forza Italia alle elezioni Europee. Che significa boicottare la Santelli. Che poi di questi tempi non è che ci vuole molto, visti i sondaggi, ma la sicurezza non è mai troppa ha pensato qualche cinghiale. Meglio essere chiari.

Non basterà neanche, nel vano tentativo di recuperare un po’ del perduto consenso, organizzare una campagna elettorale a tappeto in Calabria, magari anche con la presenza di Silvio – sempre se ci arriva al prossimo mese, visto che sulla sua testa pende una macumba dei fratelli Occhiuto, noi ovviamente facciamo gli scongiuri e auguriamo a zio Silvio 100 anni i bona salute – perché il fuggi fuggi da Forza Italia in Calabria, è inarrestabile. E con quasi tutti i maggiori detentori di pacchetti voti contro il trio Jole, Mario, Roberto, sarà difficile per Forza Italia raggiungere anche il 5% dei consensi, magari con un Martusciello che prende più voti di zio Silvio. A quel punto la vendetta di zio Silvio sarà spietata e non ci sarà pietà per nessuno. Un epilogo che nessuno può cambiare. Il loro fato è stato già scritto e solo gli Dei possono cambiarlo. Ma i pochi Dei loro rimasti sono già impegnati a coprire e ad insabbiare tutte le vicende giudiziarie che riguardano il duo Occhiuto/Spagnuolo. Difficile, in tutto questo da farsi, per i suoi Dei, riuscire a trovare il tempo e la voglia di intromettersi anche in questioni politiche. Vicende giudiziarie non tutte, però, sotto la tutela degli Dei, qualcuna potrebbe tornare a galla e lasciare il segno.

Cosa lega, dunque, Jolanda a Mario, nonostante i guai che li aspettano, non si è capito. Cosa sarà: amicizia, amore (fraterno), interessi, eroismo, voglia di immolarsi? Forse non lo sapremo mai, ma una ipotesi si può azzardare, visto il prezzo, alto, che Jole dovrà pagare: se ha deciso di suicidarsi politicamente, e su questo non ci piove, seguendo Occhiuto in questa tarantella della candidatura è perché non ha avuto altra scelta. In poche parole: o c’è dentro fino al collo negli intrallazzi di Occhiuto e non può lasciarlo, oppure Occhiuto, com’è suo costume, minaccia di rivelare qualche inconfessabile segreto di Jole alla pubblica opinione. Altrimenti non si spiega la determinazione di Jole nel perseguire questa strada, al punto di rischiare, per Occhiuto, tutta la sua carriera politica, e non è certo per una questione di ideali, che qui non c’entrano niente. E anche su questo non ci piove. Mah, vediamo che dice Jole.