Era nell’aria già da tempo, ma le dimissioni ufficiali sono arrivate soltanto oggi: anche il vicesindaco Massimiliano Tavella lascia il Comune di Lamezia Terme. Tavella era stato nominato dal sindaco Mascaro nell’agosto 2016 insieme a Graziella Astorino quando si dimisero l’assessore Puteri e l’allora vicesindaco Caglioti. Con lui, sono in tutto sette i membri dell’esecutivo che hanno abbandonato la Giunta, restano del precedente solo la Gullo e Cardamone. Alla base delle dimissioni di Tavella, ormai da tempo assente anche alle commissioni consiliari, motivi di carattere personale, “che mi impediscono – ha affermato – di continuare a svolgere proficuamente le delicate funzioni istituzionali affidatemi”.
Fin qui le notizie “ufficiali”. I nostri lettori – ed in particolare quelli interessati alle vicende di Ecologia Oggi – conoscono bene Massimiliano Tavella da Lamezia. In primis, perché è il braccio destro del patron Guarascio e poi perché, da consulente del lavoro di “Gargamella”, ne ha combinate di tutti i colori ai lavoratori.
Solo qualche mese fa, per la precisione nel mese di giugno, Massimiliano Tavella è stato beccato con le mani nella marmellata. Dopo i soldi non riconosciuti ai 24 operai ex borse lavoro, assunti con contratti ben diversi da quelli delle tute gialle (oltre 150mila euro risparmiati da Ecologia Oggi), siamo passati ai mancati riconoscimenti dei cosiddetti “livelli parametrali”. Il buon politico-consulente aveva infatti sottratto altri 200mila euro ai lavoratori, che però sono stati rimborsati a novembre 2016 in un’unica soluzione per evitare enormi spese legali.
Un tira e molla durato anni, nel corso dei quali i lavoratori e parte dei sindacati sostenevano che le domeniche andavano retribuite nella loro interezza mentre Tavella sosteneva il contrario.